Siamo un felice paese per vecchi

Grazie a Micaela Fanelli, sindaco di Riccia

Micaela Fanelli ha poco più di quarant’anni. Fa parte di quella sempre crescente porzione di suoi più o meno coetanei che prima hanno lasciato il paese d’origine per andare a studiare, a lavorare altrove – nelle grandi città, all’estero – poi è tornata per restituire alla sua terra quello che può e che sa. Micaela si è spesa in politica, è stata eletta sindaco di Riccia, nel Sannio Molisano. “Spero che la mia esperienza possa servire a esprimere la parte migliore di alcuni luoghi che resistono e rilanciano”, mi dice. Ecco la sua lettera. “Il complimento più bello per Riccia? ‘Siete un paese per vecchi!’.

Non è una provocazione, è il futuro che abbiamo scelto per la nostra comunità. Quello di diventare un Borgo del Benessere, coniugando ospitalità diffusa, assistenza ai più deboli e recupero del centro storico”. “Quando sono stata eletta sindaco per la prima volta nel 2009 mi sono trovata di fronte tre problemi, che ho cercato di trasformare in altrettante opportunità per la mia terra. Gli anziani e l’assistenza, l’occupazione – o meglio – la disoccupazione giovanile e soprattutto femminile, lo spopolamento del nostro meraviglioso borgo medioevale.

Undique tutus, “ovunque sei al sicuro”, recita il nostro stemma comunale e con questa vocazione è nata l’idea del Borgo del Benessere. Innanzitutto un luogo dove gli anziani possano vivere bene e ricevere un’assistenza di alto livello, trasformando poi in industria la prima risorsa del nostro Molise: l’accoglienza e la solidarietà familiare, che fa parte del DNA dei molisani e di questa area, incuneata fra Puglia e Campania. La vallata del Fortore”.

“Un progetto diventato reale, concreto come le nostre pietre millenarie, grazie ad un contributo Comunitario di 1 un milione e 400mila euro e uno della Regione Molise. Un esempio reale dell’Europa che si tocca, ma anche e soprattutto di resilienza delle aree più marginali, quelle lontane dai grandi agglomerati urbani. Perché vivere nelle aree interne non può e non deve essere un atto di eroismo. E per questo mi batto anche in Europa, come capo delegazione dell’Associazione nazionale comuni italiani al Comitato delle Regioni e degli Enti Locali a Bruxelles, dove ad ottobre presenterò il parere sul futuro dell’Europa e la globalizzazione”.

Nel frattempo a Riccia, qualche settimana fa è stata inaugurata la prima delle cinque case che fanno parte della residenza diffusa, per i primi cinque anziani dei circa trenta, in altre quattro case, accuditi dalla cooperativa già operante nell’ex convento al centro del paese, che ne ospita altri venti. Inoltre, avremo una residenza sanitaria assistita con trenta pazienti gravi, anche con Alzheimer”. “Abbiamo dato un destino a un luogo, restaurando case di mille anni per offrire un’ospitalità tarata sulla terza età e sulle sue esigenze.

Un Borgo del Benessere specializzato nell’assistenza parasanitaria, che associa attività di cura, programmi di prevenzione e riabilitazione e iniziative di intrattenimento, puntando sulla valorizzazione delle relazioni umane, che incidono molto sulla qualità di vita”. “Un esempio replicabile non solo in Molise ma ovunque in Europa si scelga questa visione del futuro. Senza stravolgere i ritmi, le tradizioni, il vivere lento, la qualità delle produzioni agricole locali, davvero a km zero. In ritardo sul passato? No in anticipo sul futuro! Con ottimismo”.

Fonte: Invece Concita

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