La sanità molisana: un misfatto consumato in silenzio

di Anna Maria Di Pietro

 “Casa della Salute” di Larino e San Timoteo di Termoli, due facce della stessa medaglia, tra disservizi e omertà

 Non c’è pace per i cittadini frentani, che negli anni, oltre a vedersi sottrarre, poco alla volta, l’ex Vietri, ora “declassato” a Casa della Salute, stanno subendo l’ennesima ingiustizia, unitamente a intollerabili disservizi. Infatti, la Camera Iperbarica che rappresenta un servizio di centrale utilità per il sistema sanitario regionale è ancora inattiva, nonostante siano stati fatti tutti i controlli e le ispezioni necessarie alla riapertura. La nuova struttura, per la realizzazione della quale sono state spese ingenti somme e che dovrebbe essere un centro di ossigenoterapia all’avanguardia, è ancora inattiva per motivi sconosciuti. Nessuno parla, nessuno fornisce spiegazioni, e ci si chiede il perché di un ritardo così intollerabile, visto che i lavori sono stati ultimati da mesi e c’è l’idoneità per il suo funzionamento. Si tratta di una questione meramente burocratica? Cosa o chi si sta aspettando?

Ormai, per quanto riguarda la Sanità, si è abituati a procedere “a scatti”, tra false ripartenze, paventate chiusure e finti ritorni, e così viene naturale pensare che la “questione iperbarica” chiami in causa le imminenti elezioni europee, in maniera che un qualche “genio della lampada” possa far vedere quanto è bravo a far riattivare il servizio, con conseguente ritorno in termini elettorali. E non è un’ipotesi trascendentale. Intanto, i malati, soprattutto quelli affetti da gravi patologie che richiedono l’ossigenoterapia, stanno attendendo, pagando sulla propria pelle lo scotto di un ritardo ingiustificato e indegno. Ci sono persone che quotidianamente si recano presso la struttura sanitaria frentana per elemosinare informazioni, con la speranza di sentirsi comunicare una data certa, una risposta positiva per il ripristino del servizio di cura. Invece no. Così, i pazienti, già provati dal calvario della malattia, devono affrontare anche questa via crucis quotidiana che toglie ulteriore dignità a quella che la malattia già divora. La vergogna sta nel fatto che non si riesce a far funzionare neppure ciò che si ha. E parlando in termini economici, in una regione in forte deficit finanziario come il Molise, vista anche la carenza sul territorio nazionale di centri di ossigenoterapia, la camera iperbarica dovrebbe rappresentare un’eccellenza, un centro di attrazione per le regioni limitrofe e, quindi, una fonte di guadagno.

Ma nemmeno a questo si pensa, andando avanti alla cieca, facendo scelte scellerate o, come in questo caso, non scegliendo. Bisogna che la Direzione Generale dia risposte chiare, certe. Lo meritano i malati, lo meritano i cittadini molisani, che, ormai, non hanno più il diritto costituzionalmente sancito di curarsi.  Nella maggior parte dei casi c’è bisogno di chiedere, di mendicare, come se si dovesse attendere sempre un’autorizzazione per ricevere cure. E, come se non bastasse, sempre a Larino, dal 20 al 27 aprile, sarà sospeso il servizio fornito dal Centro Prelievi. La motivazione? Parrebbe una coincidenza del periodo di ferie del personale addetto. Un altro paradosso. Anche a questo disservizio si sarebbe potuto porre rimedio con facilità, ma, secondo il consueto modus operandi, non si è tenuto conto di chi, ogni giorno, ha necessità di fare prelievi. Volendo sconfinare,

spostandoci verso il mare, a Termoli, la situazione non cambia. Infatti, all’Ospedale San Timoteo, dove si paventa la chiusura del reparto di Otorinolaringoiatra, l’apparecchio della TAC è di nuovo rotto. Insomma, a chi bisogna rivolgersi, a quale Santo bisogna votarsi, chi tutela il diritto alla salute? Risponderà qualcuno? Aspettiamo, proprio come nelle lunghe liste di attesa a cui ci hanno abituato. Concludendo, il Premier Conte, la scorsa settimana, durante la visita a Campobasso, ha definito il Molise una regione silenziosa. Ha ragione: i misfatti si consumano in silenzio.

 

 

 

 

Anna Maria Di Pietro90 Posts

Nata a Roma (Rm) nel 1973, studi classici, appassionata lettrice e book infuencer, si occupa di recensioni di libri e di interviste agli autori, soprattutto emergenti.

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