Larino, azzeramento della Giunta comunale: nulla di inaspettato

Il fatto che il primo cittadino abbia ritirato le deleghe agli assessori e alla vice Sindaco, è passato quasi come un evento inatteso. In realtà, i cittadini frentani, almeno i più informati, se lo aspettavano, visto che la notizia era nell’aria già da tempo.

Il 7 luglio, con un comunicato ripreso dalle varie testate giornalistiche molisane, il Sindaco di Larino Giuseppe Puchetti ha dichiarato di aver dovuto procedere alla revoca delle nomine degli Assessori della Giunta Comunale e del Vice Sindaco. La nota dice: … tale revoca si basa su valutazioni di opportunità politico-amministrative (a seguito di verifica interna) e, non si tratta di atto sanzionatorio né di atto che riguarda motivi personali o professionali legati ai singoli assessori.

In seguito, afferma che la scelta è stata dettata oltre che da valutazioni politiche, dalla necessità di garantire la coesione e l’unitarietà di governo, con il preciso obiettivo di perseguire, con piena efficienza, il programma politico ed il rilancio dell’azione politico-amministrativa, nell’esclusivo interesse pubblico, della cittadinanza e nel rispetto del buon andamento e dell’imparzialità della Pubblica Amministrazione. Infine, dichiara che in seno alla maggioranza consiliare si è venuta a determinare una situazione che richiede una verifica politica e una riconsiderazione complessiva degli assetti di governo.

L’azzeramento di Giunta, arrivato tra l’altro prima dell’approvazione del bilancio consuntivo e preventivo, è una decisione decisamente importante, nel senso che dovrebbe essere considerata come ultima ratio, a meno che non ci siano motivi seri alla base. Le motivazioni addotte a sostegno sembrano però alquanto generiche e per questo si prestano a svariate interpretazioni. Si parla di verifica politica, di dover ritrovare coesione e unità di governo, di efficienza, come a voler dire che è venuto meno quel rapporto fiduciario, fondamentale per l’equilibrio interno dell’amministrazione e, al contempo, la Giunta non funziona più come dovrebbe.

C’è stato forse un “cambio di casacca”, nel senso che qualcuno è passato altrove? O, forse, la scelta è stata dettata dal fatto che non c’è più unità d’intenti tra i componenti la Giunta? Perché, poi, l’impellente necessità di “rilanciare” l’azione amministrativa, visto che qualche tempo fa proprio il Sindaco aveva dichiarato, in un commento su Facebook, che il popolo era contento dell’operato dell’amministrazione?

Al di là dei dubbi, è stato omesso un passaggio: a gennaio, durante un Consiglio comunale, la minoranza di Palazzo Ducale aveva presentato una mozione di sfiducia nei confronti di un assessore; mozione che doveva essere discussa in un futuro Consiglio comunale che però non è stato mai più convocato. Così, su quella mozione è caduto il silenzio, ma non il ricordo, in considerazione del fatto che a Larino ha fatto scalpore un’azione così dirompente. Ed è proprio questo il motivo per cui a Larino la revoca delle nomine non ha suscitato nessuno scalpore. Insomma, si sapeva benissimo che qualcosa sarebbe accaduto. Una riflessione però va fatta: non è possibile che si azzeri totalmente la Giunta solo per sostituire un suo componente!

Quindi, ora, anche alla luce delle generiche motivazioni affidate al comunicato, ci si aspetta una piccola rivoluzione riguardante proprio i ruoli degli amministratori. Del resto, se la macchina amministrativa necessita di un restauro, che avanzi il nuovo! Certo, sarebbe deludente che tutto restasse come prima, solo con qualche leggerissima novità! Intanto, il prossimo Consiglio comunale si avvicina; della ormai famosa mozione non si fa cenno e i cittadini con ansia aspettano di sapere chi entrerà al posto di chi e, soprattutto, con quali competenze in più. Per esempio, si opterà anche per figure professionali esterne? Una domanda lecita, visto che si parla di rilancio dell’attività amministrativa.

Anna Maria Di Pietro90 Posts

Nata a Roma (Rm) nel 1973, studi classici, appassionata lettrice e book infuencer, si occupa di recensioni di libri e di interviste agli autori, soprattutto emergenti.

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