Vivere da cittadini, lavorare con dignità

Appello del mondo universitario e della ricerca per il Si ai referendum
Sono già 200 i professori universitari, tra cui Rossano Pazzagli dell’Università del Molise docente di storia moderna e contemporanea a Termoli, che hanno sottoscritto l’appello “Vivere da cittadini, lavorare con dignità”. Le politiche degli ultimi anni hanno aggravato la fragilità sociale e l’incertezza, aumentato la precarietà del lavoro e i insidiato i diritti di cittadinanza, in un mondo segnato sempre più da instabilità, conflitti e derive autoritarie. Il lavoro è diventato più precario e insicuro, mentre diventare cittadini italiani è diventato più difficile per chi è di origine straniera. Tutto questo prefigura una crisi reale della democrazia.
Occorre cambiare le regole e le politiche. “Per questo – afferma il prof. Pazzagli – chi lavora nell’università e nella ricerca, avendo il compito di formare i giovani e di promuove la conoscenza, invita ad andare a votare SI ai referendum dell’8 e 9 giugno per cancellare alcune misure che hanno peggiorato i diritti e le condizioni di vita e di lavoro in Italia”. Tra i firmatari figurano giuristi come Luigi Farrajoli e Francesco Pallante, politologi come Nadia Urbinati e Donatella Della Porta, sociologi come Filippo Barbera e Marianna Filandri, economisti come Gianfranco Viesti e Emanuele Felice , archeologi e storici dell’arte come Salvatore Settis e Tomaso Montanari, storici come Nicola La Banca, Marco Doria, Alessandro Portelli e, appunto, Rossano Pazzagli, più molti altri docenti di varie discipline.
I cinque referendum servono ad abrogare norme ingiuste con l’obiettivo di ridurre da 10 a 5 anni il periodo di residenza per ottenere la cittadinanza italiana ai maggiorenni stranieri, per limitare l’abuso dei contratti di lavoro a tempo determinato, per evitare licenziamenti senza giusta causa, per lavorare senza discriminazioni e senza infortuni, vista la piaga delle morti sul lavoro.
Si tratta di questioni importanti – conclude l’appello – che possono indirizzare il nostro Paese verso una traiettoria di sviluppo civile e sociale più avanzata. I referendum sono l’occasione per fare in modo che le politiche tornino a proteggere le persone, e che la politica sia fatta di partecipazione e democrazia. Per queste ragioni, l’8 e 9 giugno 2025 invitiamo a partecipare e a votare SI. L’appello integrale è disponibile al link https://forms.gle/pkiYBUTyBJmi8Rr39
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