A Campobasso la premiazione del concorso ‘Parole che uccidono’

Sono stati Costantino Castiglione della 3^ C del Liceo Scientifico ‘Alberto Romita’, Irina Spina della 1^ D del Liceo ‘Galanti’ e Giulia Quiquero della 1^ D del Liceo Classico ‘Mario Pagano’ a vincere la prima edizione del concorso letterario ‘Parole che uccidono’, promosso dall’assessorato alla Cultura e Pari Opportunità del Comune di Campobasso, ideato e curato dall’Associazione Culturale ‘Campobasso Live – La città in diretta’.

Castiglione con ‘Oblio’ si è aggiudicato il premio della sezione Poesie, Spina con ‘Effimero Candore’ quello dedicato alla sezione Racconti. Alla Quiquero è andato il premio della critica con il racconto ‘Come primule’. Nella Sala consiliare di Palazzo San Giorgio, gremita in ogni ordine di posti, si sono tenute questa mattina, sabato 27 maggio 2017, le premiazioni del concorso.

La manifestazione ha chiuso l’evento del novembre 2016, in occasione della ‘Settimana contro la violenza e le discriminazioni’, quando, insieme al lancio del concorso letterario, l’Associazione Culturale ‘Campobasso Live – La città in diretta’ ha organizzato sul tema, in Piazzetta Palombo, anche una mostra fotografica, con gli scatti della giovane fotografa Valentina Fusiello. Prima della consegna delle onorificenze, le targhe e gli attestati, si è tenuto un dibattito sul tema della violenza e, in modo particolare, quella che troppo spesso viaggia in rete.

Ad aprire l’evento, l’assessore comunale alla Cultura e Pari Opportunità, Emma de Capoa: “Ringrazio le scuole e gli studenti per la partecipazione numerosa al concorso e alla premiazione finale. È sempre bello vedere la Sala consiliare di Palazzo San Giorgio piena dei nostri giovani. Sono contenta, perché gli studenti, protagonisti con elaborati tutti di qualità, stimolati dal tema del concorso, hanno approfondito la conoscenza sul tema della violenza contro le donne. Il cammino intrapreso proseguirà con simili iniziative e, nel prossimo anno scolastico, con la seconda edizione del concorso letterario. Il mio grazie va all’associazione ‘Campobasso Live’ per l’organizzazione del concorso, che ha suscitato interesse nei ragazzi, e il mio grazie va anche ai giornalisti che hanno giudicato i lavori”.

Oltre all’assessore Emma de Capoa, presenti il presidente del Consiglio comunale, Michele Durante, e i consiglieri comunali Gianluca Maroncelli e Antonio Molinari. Subito dopo è stata l’ideatrice del concorso, la giornalista Fabiana Abbazia, a spiegare perché sia così importante sensibilizzare le nuove generazioni sull’uso consapevole di internet e dei social network. La storia di Tiziana Cantone, morta suicida dopo che un video hard, dato in pasto alla rete, le ha rovinato l’esistenza, ma anche quella più recente del giovane della provincia di Parma accusato di pedofilia attraverso un falso post divenuto virale, hanno focalizzato l’attenzione degli studenti, i quali hanno potuto riflettere su come le parole possano ledere a tal punto la dignità delle persone, da ucciderle.

Sempre Abbazia ha ringraziato i docenti e i dirigenti scolastici Antonio Venditti e Anna Gloria Carlini, intervenuti alla premiazione, e i componenti della giuria che hanno corretto gli elaborati, consapevoli della loro responsabilità: i giornalisti Giuseppe Pittà, Giuseppe Formato, Mimmo di Iorio, Nicola Fierro, Gino Calabrese e Pasquale Bartolomeo. L’uso corretto del web, delle fonti e sui casi di fake news, che possono stravolgere la verità dei fatti, è stato il tema trattato dal giornalista Giuseppe Formato, il quale ha anche moderato l’incontro. “In Europa – ha affermato il giornalista Giuseppe Formato – sono nove milioni le donne vittime di violenza sulla rete e, in Italia, il fenomeno è in costante crescita. Occorre avviare un’opera di alfabetizzazione digitale, partendo dai più giovani, perché ormai il web è parte integrante della nostra vita”.

Violenza sulle donne e bullismo è stato il tema dell’intervento di Maria Grazia La Selva, presidente dell’associazione ‘Liberaluna Onlus’, impegnata sul territorio al fianco delle donne vittime di violenza, ma anche protagonista attraverso una serie di progetti in numerose scuole del capoluogo. La Selva ha invitato gli studenti, non solo a essere consapevoli che le parole possono uccidere, ma anche a essere coscienti che sempre le parole possono salvare. Denunciare ciò che accade è, infatti, l’unico modo con cui difendersi dalla violenza.

A emozionare in modo particolare i presenti, è stata poi la testimonianza di Amelia Boriati, la donna vittima per ben 37 anni di soprusi da parte del marito che, qualche anno fa, ha finalmente trovato il coraggio di denunciare. “Non fate come me che ho subito per troppi anni, – ha detto Amelia agli studenti – trovate sempre il coraggio di parlare. Credetemi, il primo schiaffo non sarà l’ultimo, perciò non aspettate che arrivi il secondo. Denunciate. Anche quando la violenza viene veicolata a parole attraverso le nuove tecnologie”.

Ad aprire una parentesi di quelli che sono i reati più diffusi sui social network è stata l’avvocato, Manuela Abbazia, la quale ha illustrato ai ragazzi quali siano le azioni diffamatorie più diffuse comunemente in rete e come, in base alle ultime sentenze, la Corte di Cassazione, abbia ritenuto, in alcuni casi, la diffamazione a mezzo Facebook quale diffamazione aggravata. Dopo il dibattito, l’attesa premiazione. Il presidente di giuria, il giornalista Giuseppe Pittà, ha fatto il punto sulle scelte effettuate, tracciando per gli elaborati vincitori precise motivazioni e sintesi di quello che le poesie e i racconti hanno suscitato nei rappresentanti della giuria.

Prima della consegna degli attestati di partecipazioni e delle targhe, è stato l’attore Francesco Vitale a catalizzare l’attenzione di tutti con la lettura degli elaborati. Poi il momento tanto atteso. Oltre ai vincitori, sono stati consegnati gli attestati agli studenti meritevoli, grazie al proprio elaborato: Francesca Libertone (3°B SIA ‘Leopoldo Pilla’) con ‘Chimera’; Valeria Di Florio (3^B SIA ‘Leopoldo Pilla’) con ‘Libera di Essere’; Elena Iacovino (3^ D Liceo Scientifico ‘Romita’) con ‘Cedimento’; Serena Tullo (3^ B SIA ‘Pilla’) con ‘Tu… donna non mollare’ e Federica Di Iorio (3^ A RIM ‘Pilla’) con ‘Quel folle amore’.

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