Conferenza-stampa del Forum: quella per la sanità universale è una battaglia per la democrazia

Si è conclusa in tarda mattinata, presso la sede regionale della CGIL, la conferenza-stampa indetta dal Forum per la difesa della sanità pubblica per illustrare gli sviluppi relativi alla richiesta risarcitoria intentata dalla Fondazione Giovanni Paolo II per un’intervista rilasciata da Italo Testa, presidente del suddetto Forum a Paolo Di Lella giornalista de il Bene Comune e pubblicata sul numero di febbraio della rivista mensile.

La Fondazione che gestisce “la Cattolica” ha chiesto 385.000 euro di ristoro a Testa per le opinioni espresse, a Di Lella perché il tenore delle sue domande non sarebbe stato imparziale e ad Antonio Ruggieri, direttore responsabile del mensile. Lunedì 18 agosto, ma senza esito alcuno, ha avuto luogo l’incontro di mediazione fra le parti.
Non è stata sufficiente, evidentemente, l’offerta, a prescindere dalle pretese risarcitorie della Fondazione, del più ampio ed esaustivo “diritto di replica”, della disponibilità a pubblicare, con la stessa evidenza dell’intervista già realizzata, il punto di vista della Cattolica, in modo da assicurare ai suoi lettori e a tutti i cittadini molisani un resoconto quanto più possibile completo e pluralista della vicenda. Del resto, una richiesta in questo senso non è pervenuta né prima né dopo la faraonica richiesta di risarcimento, segno evidente che l’obiettivo della Fondazione non è quello di offrire all’opinione pubblica una smentita circostanziata delle dichiarazioni rese da Italo Testa, ma piuttosto quello di intimidire coloro, che in maniera legittima, pongono delle critiche o avanzano dei dubbi.

Questo ha ribadito Aida Trentalance, rappresentante del Forum, la quale ha sottolineato anche il fatto che il Molise rappresenta una sorta di laboratorio dove attuare in modo sperimentale quel processo di privatizzazione della sanità che pure avanza in tutta Italia, con una modalità che la Trentalance ha definito “della rana bollita”, cioè un po’ alla volta, in modo che ai cittadini molisani vengano sottratti i diritti fondamentali come quello alla salute senza che questi se ne accorgano.
La conferenza-stampa è stata anche l’occasione per rendere pubblica l’ennesima lettera minatoria recapitata al dottor Testa il quale ha affermato, riguardo ad essa, che si tratta, più che di una minaccia reale, di un tentativo di distrazione di massa per sottrarre decisioni strategiche come quelle relative alla riorganizzazione sanitaria ai luoghi deputati, cioè quelli previsti dall’ordinamento democratico e dalla Costituzione.

Infine, segnaliamo la proposta di un cittadino d’Isernia, Dante Leva, affinché il Forum si costituisca parte civile contro il Commissario ad acta Frattura, in maniera da chiamarlo in causa personalmente, per le disfunzioni di un servizio d’importanza primaria come la sanità.

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