Odg, scongiurata ipotesi accorpamento con l’Abruzzo

Care colleghe, gentili colleghi, il paventato accorpamento con la regione Abruzzo riguardante la delegazione al consiglio nazionale dell’ordine dei giornalisti è stato scongiurato. La Commissione Affari Costituzionali del Senato ha ribaltato il parere espresso dalla Camera. Il Molise continuerà ad avere la sua rappresentanza e dunque la propria autonomia. Del resto la previsione dell’accorpamento di Abruzzo e Molise in un unico collegio per l’elezione dei consiglieri nazionali “avrebbe penalizzato in particolare l’Ordine del Molise”.

Ad oggi e salvo improbabili cambiamenti, la situazione è questa: in Molise sarà garantito il solo seggio per il professionista. Anche per il giornalista pubblicista ci sarà un seggio ma ad una condizione: il candidato molisano dovrà riportare un numero di voti tale da non risultare (tra le venti regioni) l’ultimo degli eletti. Per essere chiari, ad esempio, se il candidato del Molise sarà eletto con 300 voti e il candidato della Valle d’Aosta con 250, sarà il giornalista molisano e non quello valdostano ad essere eletto tra i pubblicisti nella rappresentanza del consiglio nazionale a Roma.

Naturalmente non possiamo non ringraziare i senatori Roberto Ruta e Ulisse di Giacomo per gli sforzi profusi e la costante attenzione ad una vicenda che rischiava seriamente di minare l’autonomia e dunque l’indipendenza dell’ordine dei giornalisti del Molise. Nelle ultime settimane sono stati frequenti i contatti (e non solo con i due senatori molisani) per cercare di scongiurare una ipotesi che avrebbe penalizzato la nostra piccola regione. Evitato l’accorpamento con l’Abruzzo resta adesso da sciogliere solo il nodo legato alle elezioni.

Al momento la scadenza fissata dalla proroga è quella di giugno (dunque le elezioni per il rinnovo delle cariche dovrebbero svolgersi nel mese di luglio). Ma anche in questo caso c’è ancora incertezza legata alla tempistica con la quale saranno approvati i provvedimenti che stanno prendendo forma nelle ultime settimane. E infatti, seppur difficile, non è da escludere una ulteriore proroga con voto ad autunno inoltrato. Naturalmente sarà nostra premura avvertirvi tempestivamente.

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