Fine dell’incubo francese/Vince l’Europa, perdono Le Pen, Putin, Orban, Salvini e Meloni, fino a.…Iorio

Ieri in Francia non era in atto una sfida tra Macron e Le Pen, ma un referendum sull’Unione Europea con conseguente sfascio degli equilibri mondiali. Il mostro che si aggirava sul nostro futuro è stato abbattuto o quantomeno allontanato.
L’immagine più forte e significativa della indiscutibile vittoria di Macron, è stato lo sventolio di migliaia di bandiere azzurre a 12 stelle appaiate a quelle de La Patrie.
Dunque, l’incubo è finito. Malgrado l’alta astensione, l’europeismo ha vinto contro il sovranismo e la democrazia contro le democrature e le dittature.
Tre giorni fa, in un video postato su Twitter, il grande pensatore francese, Edgar Morin, affermava che la Francia era a un bivio. “Da una parte una nazione aperta, tollerante, laica, umanista, dall’altra una Francia chiusa, aggressiva, nazionalista, gerarchica, razzista che rischia di essere inghiottita dalla direzione autoritaria di cui oggi vediamo nella Russia la peggiore incarnazione”.
Ancora una volta Marine Le Pen è stata battuta da Macron, che sarà pure un tipo poco “empatico”, ma di sicuro è un europeista convinto e la sua vittoria è un decisivo fattore di rassicurazione per tutti gli europei, sovranisti inclusi.
Barack Obama ha detto che l’invasione dell’Ucraina è stata uno stress test sulla democrazia mondiale: la Francia lo ha superato e ora l’Unione deve riuscire a re-europeizzare se stessa rafforzando gli utili costruttori dell’Europa indebolendo gli utili idioti del puntinismo.
Un altro segnale è arrivato domenica scorsa anche dalla Slovenia, dove la destra sovranista di Janez Jansa, è stata battuta e scalzata dal Governo dal Movimento per la Libertà.
Tuttavia, pur se sconfitta, la “dama nera del nazional sovranismo” francese non si è certo rassegnata, E la nuova Europa che è in cantiere, grazie paradossalmente a Putin, dovrà poi vedersela anche con le Meloni e i Salvini nostrani.
Vedremo se ci saranno contraccolpi in una Italia ormai sotto elezioni. Sta di fatto però che da Putin in giù, i perdenti sono per ora i sovranisti nostrani, giù giù fino al neo fratello d’Italia Michele Iorio.

Giuseppe Tabasso333 Posts

(Campobasso 1926) ha due figli, un nipotino e una moglie bojanese, sempre la stessa dal 1955. Da pianista dilettante formò una band con Fred Bongusto. A suo padre Lino, musicista, è dedicata una strada di Campobasso. Il Molise è la sua Heimat. “Abito a Roma - dice - ma vivo in Molise”. Laureato in lingua e letteratura inglese, è giornalista professionista dal 1964. Ha iniziato in vari quotidiani e periodici (Paese sera, La Repubblica d’Italia, Annabella, Gente, L’Europeo, Radiocorriere). Inviato di politica estera per il GR3 della RAI, ha lavorato a Strasburgo e Bruxelles, a New York presso la Rai Corporation e a Londra e Colonia per le sezioni italiane della BBC e della Deutschland Funk. Pubblicazioni: Il settimanale con Nello Ajello (Ediz. Accademia, Roma 1978); Facciamo un giornale (Edizioni Tuttoscuola, Roma 2001); Il Molise, che farne? (Ed. Cultura & Sport, Campobasso 1996); per le Edizioni Bene Comune; Post Scriptum, Prediche di un molisano inutile ( 2006); Gaetano Scardocchia, La vita e gli scritti di un grande giornalista (2008); Moliseskine (2016). In corso di pubblicazione Fare un giornale, diventare giornalisti, Manuale di giornalismo per studenti, insegnanti e apprendisti comunicatori.

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