Punti contenuti nell’ultimo DPCM del 15 gennaio 2020 all’allegato n°15, in grassetto i commenti di chi interpreta il DPCM diversamente da quelli che scrivono gli ordini di servizio aziendali. L’oggetto è la vendita ed il controllo dei titoli di viaggio a terra

di Carmine Mastropaolo

La prima considerazione è che un “punto vendita a terra” non è una persona ma è una postazione attrezzata.

-È necessario incentivare la vendita di biglietti con sistemi telematici.
I sistemi telematici li stiamo aspettando da marzo 2020.

-sospendere l’attività di bigliettazione a bordo da parte degli autisti.
“Sospendere l’attività di bigliettazione a bordo da parte degli autisti” non vuol dire che possono svolgere l’attività a terra.

-Nelle stazioni o nei luoghi di acquisto dei biglietti è opportuno installare punti vendita e distributori di dispositivi di sicurezza.
“i luoghi di acquisto dei biglietti” non sono una persona vestita di blu con una macchinetta ed un borsello.

-Vanno adottate misure organizzative, con predisposizione di specifici piani operativi, finalizzate a limitare ogni possibile occasione di contatto nella fase di salita e di discesa dal mezzo di trasporto.
“Limitare ogni possibile occasione di contatto” vale anche in occasione della vendita e l’acquisto di un biglietto.

-…garantendo il rispetto della distanza interpersonale minima di un metro.
Garantire “il rispetto della distanza minima di un metro” ha come controllore/verificatore proprio l’autista, che però può avvicinarsi a venderti il biglietto sotto le scalette…

-Acquistare, ove possibile, i biglietti in formato elettronico, on line o tramite app.
Una app. potrebbe dirci, oltre a quanto incassano le aziende dalla vendita dei biglietti, anche quante corse bis dovrò organizzare e di conseguenza pagare.

-Evitare di avvicinarsi o di chiedere informazioni al conducente.
“Evitare di avvicinarsi o di chiedere informazioni al conducente” vale sia a bordo che giù dal mezzo.

-Seguire la segnaletica e i percorsi indicati all’interno delle stazioni o alle fermate mantenendo sempre la distanza di almeno un metro dalle altre persone.
Le “altre persone” sono pure l’autista.

– Utilizzare le porte di accesso ai mezzi indicate per la salita e la discesa, rispettando sempre la distanza interpersonale di sicurezza di un metro.
Questa “distanza interpersonale di sicurezza di un metro” ricorre in tutte le raccomandazioni comportamentali di questo ultimo anno. Vuoi vedere che si tratta di una cosa effettivamente importante?

p.s. per stabilire quale sia l’interpretazione più corretta ed onesta dell’ultimo (e dei precedenti) DPCM non c’è bisogno di avvocati e giudici, ci mettono troppo tempo a sentenziare. Quando si parla di sicurezza sanitaria i tempi di reazione sono fondamentali. È medicina. È scienza. Comunque un grande “in bocca al lupo” a tutte le persone anziane che frequentate.

 

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