Metropolitana leggera, anzi pesantissima

Credo che siano pochissime le tesi di laurea, di giovani architetti, che, da studi progettuali, diventano in seguito manufatti concreti di ferro e cemento.

Da quando sento parlare di quella infrastruttura molisana denominata “Metropolitana leggera Boiano-Matrice”, ho sempre sentito dire che questo progetto altro non è che la tesi di laurea dell’ex governatore Paolo Frattura, che nel 1989 la illustra ai suoi professori, in seguito la perora come presidente di Camera di Commercio e poi, come uomo politico, consigliere regionale prima e governatore poi, ce la appioppa.

Ho provato a fare ricerche sulla tesi di laurea del nostro eroe, ma non sono riuscito a trovare l’argomento trattato dal promettente ventisettenne figlio di governatore.

Convengo che quando uno è figlio di governatore: pensa in grande. Quello che trovo inspiegabile è che una Regione gli va dietro. Nel tempo, politici, amministratori, consulenti e funzionari regionali hanno ritenuto l’opera strategica. Imperterriti hanno fatto le stazioncine cittadine e riammodernato quelle toccate dall’opera, hanno esagerato in quelle dei capolinea ed hanno provveduto ad ordinare il materiale rotabile che dovrà circolarci sopra.

Potrebbe sembrare, tutto sommato, una miglioria alla mobilità e alla viabilità regionale, dai costi finanche contenuti. Si tratta di binari che già esistono e che lavorano poco. Anche se resta il mistero incomprensibile di perché fare Matrice capolinea. Lo comprende anche il più stanziale dei molisani che, se proprio vuoi istituire un servizio cadenzato su ferro, la tratta che potrebbe offrire risultati interessanti è senza dubbio da Campobasso ad Isernia, i tempi sono competitivi con l’auto ed il numero di abitanti/automobilisti giustificherebbe lo sforzo economico e organizzativo.

Le ragioni del capolinea in campagna, credo vadano ricercate nell’ostinazione dei nostri governanti di far girare l’economia, soprattutto quella dei costruttori. Arrivare con il trenino nella ridente stazioncina di Matrice (lontana pure dal paese…) comporta l’eliminazione di ben tre frequentati passaggi a livello, per una spesa complessiva di 25 milioni.

Carmine Mastropaolo20 Posts

Carmine Mastropaolo, nato a Campobasso nel 1960. Frequenta la facoltà di Agraria di Portici e poi, dopo il terremoto del 1980, quella di Pisa. Ferroviere dal 1985, torna in Molise nel 1997. Segretario generale della Uil Trasporti Molise dal 2006. Collabora al mensile Il Bene Comune dal 2010, occupandosi di trasporti e ambiente.

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