Dino Campolieti (CIA Molise): successo del PSR merito della concertazione

Il Piano di Sviluppo Rurale del Molise 2014-2020 ha una dotazione di 207 milioni. Di questi sono stati spesi quasi 140, il 67% del totale, un dato che colloca il Molise tra le regioni più virtuose d’Europa in termini di utilizzo delle risorse comunitarie destinate all’agricoltura.
Abbiamo raggiunto telefonicamente Dino Campolieti, direttore di CIA Molise, il sindacato degli agricoltori, per chiedergli una lettura di questi dati

Recentemente il presidente Toma ha voluto sottolineare l’ottimo risultato conseguito dal Molise nell’utilizzo delle risorse del Piano di Sviluppo Rurale, lasciando intendere che il merito è del lavoro svolto nell’ultimo periodo. Qual è la sua opinione a riguardo?
I dati sono reali. Riferendoci più al panorama italiano che a quello europeo, siamo la terza regione. Però, questo non può essere motivo di soddisfazione politica, perché la politica non c’entra niente. Intanto, il programma è stato ideato e costruito da una precedente amministrazione attraverso un partenariato, senza contare che il successo del PSR è dettato da due fattori: da una parte l’assistenza tecnica che gestisce il Piano, dall’altra il tavolo verde degli stakeholder, che ha sempre suffragato e supportato le scelte rendendole realizzabili, nel senso che noi approviamo i bandi prospettando e condividendo gli indirizzi e i criteri migliori per gli stessi, rendendoli poi applicabili sul territorio.
Dunque, il partenariato ha svolto un buon lavoro, cogliendo le esigenze del territorio e nel 2015 il PSR è stato uno dei primi a essere approvato in Europa. È stato svolto un buon lavoro di preparazione e successiva operatività grazie al coinvolgimento degli stakeholder e dell’assistenza tecnica. Quindi, la politica c’entra poco.

Dunque, il risultato è stato raggiunto grazie alla concertazione e al buon lavoro tecnico e non per merito di Toma e Cavaliere…
Proprio così. Anche perché Cavaliere e Toma non hanno predisposto questo Piano di Sviluppo Rurale; Cavaliere ha preso la delega quando il Piano era quasi del tutto attuato. Una sola cosa hanno dovuto fare, e hanno faticato anche in questo: mettere la quota di cofinanziamento che doveva essere prevista in bilancio, che su tutto l’importo, per l’intera durata del Piano 2014/2020, è pari a 30milioni di euro.

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