Caso Lucano: Zanotelli chiede una commissione parlamentare d’inchiesta

di redazione

Il Bene Comune sostiene con convinzione la richiesta del missionario comboniano Alex Zanotelli alla Ministra Cartabia, per la costituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta che indaghi sull’operato della Prefettura di Reggio Calabria e della Procura di Locri riguardo all’impianto e allo svolgimento del processo Xenia, che in primo grado ha condannato a 13 anni e due mesi di carcere Lucano, che dovrà anche risarcire lo Stato con 750.000 euro.

Insieme all’ex sindaco sono stati condannati altri suoi 17 concittadini che per l’accusa avrebbero costituito “l’associazione a delinquere” che ha organizzato e gestito il “modello Riace”, un’esperienza umanitaria innovativa capace di fermare lo spopolamento del centro storico del piccolo comune della costa ionica calabrese, rinnovando la comunità con nuovi residenti provenienti da altri paesi e rigenerando il territorio con un micro modello di sviluppo localizzato, concepito e gestito dalle forze produttive locali, basato su minuscole e mirate iniziative che hanno disegnato un futuro auspicabile per un minuscolo comune del sud assediato dalle ndrangheta e dal malaffare.

Andrea Daqua e Giuliano Pisapia, gli avvocati difensori di Lucano e dei suoi compagni, hanno annunciato l’appello, giudicando inopinata la condanna rispetto agli esiti del processo e fumose le motivazioni depositate, basate su un teorema pregiudiziale invece che su prove e dati di fatto.

Costituzionalmente, nessuno dei poteri repubblicani (legislativo, esecutivo e giudiziario) è al di sopra o avulso dagli altri; e come è legittimo e salutare per la democrazia che i giudici controllino ed eventualmente puniscano i politici che abusano della loro funzione, lo è altrettanto che il Parlamento valuti e soppesi l’operato della Magistratura, in circostanze anomale e particolari.

La sentenza di condanna della Procura di Locri ha comminato agli imputati nel processo Xenia pene raddoppiate rispetto alla richiesta della stessa accusa; circostanza assolutamente non usuale che ha sollevato perplessità e proteste in ambiti culturali, di attivismo civico e giudiziari, non solo nel nostro Paese.

Vogliamo sperare che la proposta di padre Zanotelli sia ripresa quando prima anche in Parlamento; intanto noi ci sentiamo di sostenerla per amore di verità e soprattutto di giustizia.

Clicca qui per vedere il video di padre Alex Zanotelli

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