Mimmo ha vinto e noi con lui!

Mimmo Lucano è stato prosciolto da quasi tutti i reati per cui era stato condannato dal Tribunale di Locri. La Corte d’appello di Reggio Calabria ha ribaltato la sentenza di primo grado che condannava l’ex sindaco di Riace a più di 13 anni di carcere. L’intero impianto accusatorio è stato definitivamente smontato.

E questo è il fatto più importante. Aver dimostrato che dietro la formulazione di quelle accuse vi era un preciso disegno ideologico teso a criminalizzare un modello di accoglienza e di integrazione che stava attirando l’attenzione dei media di tutto il mondo.

Il progetto Riace, infatti, aveva l’insopportabile difetto di coniugare il bisogno sempre crescente di accoglienza da parte dei richiedenti asilo in fuga da fame e guerre e l’annoso problema dello spopolamento delle aree interne appenniniche grazie a una visione rigenerativa del territorio che prevedeva l’utilizzo dei fondi ministeriali per la creazione di cooperative con il coinvolgimento della popolazione locale.

Rispetto a questo, la destra italiota che all’epoca era all’opposizione e cercava dunque in ogni modo di soffiare sul fuoco della disinformazione populista incoraggiando la guerra tra poveri, ha tentato di infangare questa esperienza in quanto rappresentava la sconfessione lampante della cultura della competizione e dell’egoismo.

In questo clima ha trovato spazio e forza l’iniziativa giudiziaria contro Mimmo Lucano e il modello Riace.

La sentenza d’appello ha ristabilito il principio per cui la solidarietà non si processa. Lasciateci gioire.

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