Lettera aperta ai giornalisti del Molise anche dal Molise ci si mobiliti per a libertà di stampa Assange libero!

di Partito Comunista dei Lavoratori – Molise

Il gravissimo abuso di potere commesso dalla Corte suprema del Regno Unito di negare a Jilian Assange -fondatore dell’organizzazione giornalistica Wikileaks – il diritto di ricorrere contro la illecita richiesta di estradizione da parte del governo imperialista USA (storicamente responsabile dei peggiori crimini nel mondo), con l’appoggio dei governi alleati, oltre che una gravissima violazione dei diritti umani, rappresenta un barbaro attacco alla libertà di stampa, un pericolosissimo precedente di ritorsione verso il giornalismo d’inchiesta che smaschera la falsità delle versioni ufficiali del potere, per coprirne i crimini e gli intrallazzi delittuosi.

Il potere USA ed i suoi alleati del mondo “liberal democratico”, nel timore di essere travolto e screditato dalla valanga di documenti classificati e rivelati da Wikileaks ha scatenato da anni questa rappresaglia violenta contro la libertà di informare, trincerandosi dietro il solito falso pretesto “della sicurezza e del segreto di stato” : in realtà è stato accertato dagli stessi esponenti statali che le rivelazioni giornalistiche non hanno messo a repentaglio nessuno, essendosi appositamente limitate a documentare i crimini del potere altrimenti occultati, la cui secretazione essa sì ha posto e continua a porre in pericolo  le popolazioni e le elementari libertà democratiche.

Le fonti anonime hanno avuto ed hanno tutto il diritto, anzi l’obbligo, di rivelarle, come del resto accade legittimamente anche nella pubblica amministrazione italiana, con le mail di dipendenti che, per evitare le ritorsioni, denunciano illeciti e mafie con canali anonimi appositamente dedicati.

Se la rappresaglia terroristica del governo USA contro Assange non verrà fermata, essa rappresenterà un precedente – anche giuridico – pericoloso, e lo sarà anche per la libertà di stampa nel Molise, laddove qualche giornalista volesse denunciare certi misfatti e delitti del potere locale che gli interessati vorrebbero occultare.

Tutti i veri giornalisti, anche dal Molise, non possono dunque rimanere in un silenzio di fronte a questo crimine contro Assange, perché sarebbe il segno qui nel Molise di un finto giornalismo sottomesso al potere, privato o pubblico che sia.

Ciò premesso si chiede ai giornalisti del Molise di sostenere anche nella nostra regione la petizione e le mobilitazioni per impedire l’estradizione illecita suddetta, che condannerebbe Assange alla tortura e alla morte sotto le grinfie del governo Usa e dei suoi servizi polizieschi, travolgendo la libertà di informazione.

Una delle iniziative che vi proponiamo è di organizzare gli incontri nella nostra regione per la diffusione del libro della giornalista investigativa Stefania Maurizi (del Fatto Quotidiano e l’Espresso), libro fondamentale per ricostruire con precisione ed esaustività la vicenda di Wikileaks:  Il Potere Segreto – Perché vogliono distruggere Julian Assange e Wikileaks, edito da ChiareLettere, che illustra e documenta tutti i misfatti ed i crimini del governo Usa e alleati rivelati dall’organizzazione giornalistica oggi assediata, occultati alle popolazioni inclusa quella italiana e molisana: dai crimini di guerra ed alle falsità propugnate alla popolazione per coprirli, agli intrallazzi per favorire il super sfruttamento operaio e il saccheggio di risorse dei paesi occupati a favore della multinazionali, a sequestri, rapimenti e torture illecite.

Tutto agli atti che la popolazione, anche nel Molise, ha diritto di conoscere.

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