Euroscampagnate/La campanella consegnata alla Presidente Metsola con l’”accompagnamento” dell’OdG molisano

L’indimenticabile David Sassoli immaginò di annunciare la fine della pandemia e la rinascita europea con una simbolica campanella. I fratelli Marinelli dalla storica Fonderia l’hanno forgiata e, insieme al sindaco di Agnone, l’hanno consegnata a Bruxelles nelle mani della neo Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola.

La cerimonia, tutta molisana, avrebbe dovuto essere sponsorizzata dalla Regione, invece tutto è finito miseramente in politica, complice l’Ordine dei giornalisti del Molise aggregatosi all’evento “grazie alla disponibilità dell’eurodeputato Patriciello” . Ora, a prescindere che l’OdG è l’organo della magistratura professionale non un’agenzia turistica, tutti possono visitare le istituzioni della UE previa prenotazione e senza appoggi politici. Non si capisce quindi in che consista “la disponibilità” (finanziaria?) di Patriciello.

A evento concluso, il presidente dell’Ordine Cimino si è augurato che “momenti di così alta formazione siano sempre più frequenti”. Alta formazione che si riferisce a un incontro – preparato da Patriciello – con il vice presidente del PPE e coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, che in una sbrigativa chiacchierata ha semplicemente suggerito ai giornalisti molisani di fare un po’ di divulgazione europea, magari con una rubrica settimanale.

Tuttavia ciò che è emerso chiaramente dalla cerimonia della campanella, è stata l’indebita appropriazione politica e mediatica dell’evento perpetrata dall’europarlamentare venafrano, come del resto si è visto da uno sfrontato siparietto da lui stesso messo in scena. Succede infatti che all’arrivo della Presidente Metsola, Patriciello le piomba letteralmente addosso e compie una mossa senza precedenti nel galateo parlamentare: prima l’abbraccia, poi le stampa un bacio per guancia con l’evidente scopo di esibire a favore di telecamere al suo seguito, un improbabile rapporto ultra-confidenziale con la Presidente maltese, la quale, da gran signora di bon ton, subisce affabilmente l’irrispettoso assalto.

Ma in fondo, da navigato businessman politico, Patriciello fa solo il suo furbastro gioco elettoralistico: peccato però che a fare le spese della trappola da lui tesa, non è tanto la Fonderia Marinelli ma un Ordine dei giornalisti a trazione Patriciello-Forza Italia che fa passare per alta formazione un’euroscampagnata.

Giuseppe Tabasso366 Posts

(Campobasso 1926) ha due figli, un nipotino e una moglie bojanese, sempre la stessa dal 1955. Da pianista dilettante formò una band con Fred Bongusto. A suo padre Lino, musicista, è dedicata una strada di Campobasso. Il Molise è la sua Heimat. “Abito a Roma - dice - ma vivo in Molise”. Laureato in lingua e letteratura inglese, è giornalista professionista dal 1964. Ha iniziato in vari quotidiani e periodici (Paese sera, La Repubblica d’Italia, Annabella, Gente, L’Europeo, Radiocorriere). Inviato di politica estera per il GR3 della RAI, ha lavorato a Strasburgo e Bruxelles, a New York presso la Rai Corporation e a Londra e Colonia per le sezioni italiane della BBC e della Deutschland Funk. Pubblicazioni: Il settimanale con Nello Ajello (Ediz. Accademia, Roma 1978); Facciamo un giornale (Edizioni Tuttoscuola, Roma 2001); Il Molise, che farne? (Ed. Cultura & Sport, Campobasso 1996); per le Edizioni Bene Comune; Post Scriptum, Prediche di un molisano inutile ( 2006); Gaetano Scardocchia, La vita e gli scritti di un grande giornalista (2008); Moliseskine (2016). In corso di pubblicazione Fare un giornale, diventare giornalisti, Manuale di giornalismo per studenti, insegnanti e apprendisti comunicatori.

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