Frattura e la paranoia dei gufi

Ha voluto gettare acqua sul fuoco il presidente della Giunta regionale nonché Commissario ad acta per la sanità Paolo di Laura Frattura con una conferenza-stampa convocata stamattina, a cui hanno partecipato anche il direttore generale dell’ASREM Gennaro Sosto, il direttore sanitario del Cardarelli Luigi Di Marzio e il direttore generale della Regione Molise Marinella D’Innocenzo.

Un po’ sulla scia della retorica renziana che contrappone gufi e ottimisti, Frattura ha lanciato un S.O.S. (parole testuali) alla stampa affinché non alimenti il clima teso che si è venuto a creare dopo gli ultimi provvedimenti (il riferimento è alla sospensione dei ricoveri ordinari decisa dal direttore sanitario del Cardarelli). Clima che non fa assolutamente bene ai cittadini, ha aggiunto il presidente. Il neo-direttore dell’ASREM, aprendo la conferenza-stampa, è apparso a dir poco stupito rispetto a quanto riportato da alcune testate locali che hanno paventato la chiusura dell’Ospedale Cardarelli. È un qualcosa di abbastanza ordinario – ha detto il d.g. Sosto – per il Cardarelli e anche per la stragrande maggioranza delle strutture pubbliche su scala nazionale.

Si tratta di rinviare interventi già programmati e non urgenti, che la struttura non può effettuare in determinati periodi come quello estivo, a causa della riduzione di organico (ulteriore rispetto ad una situazione già emergenziale) dovuto al periodo di ferie. Una prassi – ha precisato Sosto con calma olimpica – che peraltro va avanti regolarmente dal ’95. Sulla stessa linea ha continuato Di Marzio, ricordando che la sospensione dei ricoveri ordinari è fisiologica, almeno per quanto riguarda il periodo estivo, tenendo conto che l’insufficienza di organico sanitario è un dato, oramai cronicizzato, che riguarda il sistema sanitario pubblico nel suo complesso, a livello nazionale e non solo. Frattura ha quindi invitato i giornalisti ad affrontare la questione con maggiore serenità, sottolineando che mai in passato provvedimenti simili avevano suscitato lo stesso clamore. Come dire che – ma forse siamo troppo maliziosi – i giornali stanno operando una strumentalizzazione politica, volta contro il governo Frattura. Proprio nel momento in cui – rivendica il governatore – stiamo per portare a casa il piano sanitario (!) e sta per concludersi il blocco del turnover.

Infine, Frattura dà il colpo di grazia agli scettici, leggendo il documento di Moody’s (la famosa agenzia di rating con sede a New York che esegue ricerche finanziarie e analisi sulle attività di imprese commerciali e statali): “il rating riflette anche il continuo sforzo da parte dell’amministrazione nel raggiungimento nel breve periodo del consolidamento dei conti, nonché i processi di efficientamento avviati in campo sanitario”. È noto quanto un’agenzia di rating internazionale abbia a cuore la salute dei cittadini… Comunque, a proposito dell’ultimo tavolo tecnico che si è tenuto venerdì scorso a Roma tra i dirigenti sanitari regionali e i Ministeri dell’economia e della sanità, abbiamo chiesto al Commissario quali fossero le eccezioni sollevate dai tecnici.

“Il ministero dell’economia, non avendo dato (ricevuto, supponiamo volesse dire) riscontro alla (richiesta di) copertura finanziaria per il saldo del mutuo, ha chiesto ulteriori approfondimenti. Approfondimenti che trasmetteremo al Ministero entro le prossime 48 ore. Inoltre, i Ministeri ci hanno chiesto quale fosse il termine temporale dall’approvazione del piano operativo alla firma per l’accordo per l’approvazione del piano di rientro, nonché i tempi tecnici per presentare il piano di fattibilità esecutivo dell’integrazione. Abbiamo chiarito che entro 60 giorni dall’approvazione sarà pronto”. In conclusione, il presidente Frattura ha ribadito la richiesta ai giornalisti di rasserenare gli animi. Noi la accogliamo, ci mancherebbe, per quello che significa. Nel senso che non è esattamente questo il compito dei giornalisti ai quali, invece, compete di raccontare i fatti al di là degli esiti che ciò comporta a livello dell’opinione pubblica. Suggeriamo, comunque, a Frattura, se volesse davvero creare un clima disteso, un’accortezza sempre utile in questi casi: condividere le scelte strategiche con i principali attori del settore. Democraticamente. Né più né meno.

Paolo Di Lella100 Posts

Nato a Campobasso nel 1982. Ha studiato filosofia presso l'Università Cattolica di Milano. Appena tornato in Molise ha fondato, insieme ad altri collaboratori, il blog “Tratturi – Molise in movimento” con l'obiettivo di elaborare un’analisi complessiva dei vari problemi del Molise e di diffondere una maggiore consapevolezza delle loro connessioni. Dal 2015 è componente del Comitato scientifico di Glocale – Rivista molisana di storia e scienze sociali (rivista scientifica di 1a fascia), oltre che della segreteria di redazione. Dal 2013 è caporedattore de Il Bene Comune e coordinatore della redazione di IBC – Edizioni. È autore del volume “Sanità molisana. Caccia al tesoro pubblico”. È giornalista pubblicista dal 2014

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