Il “Comitato per salvaguardia del territorio molisano” contro l’eolico selvaggio

di Don Nicola Pietrantonio*

Gravemente motivata è la preoccupazione con cui il “Comitato per salvaguardia del territorio molisano” nella persona del suo Presidente Don Nicola Pietrantonio e dell’Ufficio Direttivo, raccoglie le voci di dissenso e di sdegno che in queste ore unanimemente si levano dall’ambito territoriale e politico, imprenditoriale e associativo contro quella che è l’ennesima minaccia al patrimonio produttivo, paesaggistico, culturale, identitario del territorio basso molisano, in nome del preminente richiamo alle fonti di energia rinnovabili.

Dopo il progetto già fortemente contestato nei mesi scorsi del “Parco Eolico Campomarino” che andrebbe a ricadere sull’agro dei Comuni di Campomarino e Portocannone, incombe sul territorio un altro progetto di un mega impianto da 48 megawatt, composto da ben 12 aerogeneratori alti 200 metri, che vedrebbe la sua realizzazione tra i comuni di San Martino in Pensilis e Rotello, in località c.da Bosco Pontoni. Ancora una volta tra produzioni agroalimentari eccellenti e uliveti secolari.

Ancora una volta dove il connubio geomorfologico, climatico e di antiche capacità produttive, verrebbe irrimediabilmente compromesso. Come noto, il progetto della Wind Energy ha ottenuto l’avallo del Mite ma non quello del Mibac e pertanto dovrà essere discusso in Consiglio dei Ministri. Non si può accettare che determinate aree territoriali vengano stravolte e snaturate in modo così superficiale e selvaggio nelle peculiarità ambientali, economiche e sociali, in nome della necessità di aumentare le fonti di energia rinnovabili e, verosimilmente, di interessi economici sottintesi; non si può accettare, quando è stato lo stesso ministro per la Transizione energetica Roberto Cingolani a porre in risalto il concetto di just transition, spiegando che “una transazione giusta deve essere sostenibile sul piano ambientale come su quello sociale”.

Il territorio e i molisani attendono con estrema urgenza che finalmente si proceda alla zonizzazione e alla individuazione delle aree idonee per gli impianti fortemente impattanti nell’ambito del Piano Energetico Ambientale Regionale.

I tempi non ci consentono più di rimanere indietro.

Pertanto il Comitato, interpretando l’unanime senso di timore e di disapprovazione espresso da più parti, vista l’estrema necessità di una specifica regolamentazione, chiederà un incontro urgente con l’Assessore per le Politiche energetiche e l’Ambiente Quintino Pallante, al fine di sollecitare l’approvazione del Piano Energetico.

Le voci singole e solitarie, per quanto determinate, non basteranno a far prevalere la comune istanza.

L’unica strada percorribile è quella di unirsi, cittadini, comitati e rappresentanti territoriali, imprenditori e associazioni, a difesa compatta e univoca del nostro territorio e di quelle grandi eccellenze che con estrema tenacia ha saputo creare e mantenere.

 

*Il Comitato Per La Salvaguardia del Territorio Molisano

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