Traffico Isernia nord e casremone dell’HD

di partito comunista dei lavoratori – Molise – nucleo Isernia

Altro disastro dell’amministrazione delle destre

La rottura della condotta del gas da parte dell’impresa che sta costruendo l’ennesimo scatolone di cemento nell’abitato di Isernia Nord (supermercato HD) ha riacceso i riflettori sull’ennesimo disastro – e già contestato a suo tempo – causato dalle destre isernine al potere, per i disagi arrecati al traffico.

La gravissima e surreale disinformazione diffusa dall’ex Sindaco Cafaro, che ha attribuito la causa del misfatto “alla mancanza del lotto zero” – mentre tutti gli avveduti sanno che tale opera (inutile e dannosa) non influirà minimamente sul flusso di entrata e uscita su Isernia Nord San Lazzaro– è servita solo a fuorviare la popolazione dai veri problemi che ci sono e, ahinoi, ci saranno ancor più gravi su quel tratto.

In primis c’è la scelta sciagurata della giunta di destra di aver catapultato il casermone di cemento del supermercato in un punto già molto critico in certe ore del traffico: si doveva e poteva scegliere evidentemente un’area diversa e più adatta.

Peraltro la scelta scellerata a fronte di una disagevole rotonda mal concepita e soprattutto di una selvaggia speculazione edilizia che ha intasato quella zona rendendo molto difficoltoso se non impossibile eventuali rimedi per un miglior deflusso.

Non solo: non vogliamo neanche immaginare cosa accadrà al traffico di San Lazzaro quando le auto o i pedoni dovranno accedere al supermercato posto proprio sul bordo della statale!

Tutto a causa di questa sciagurate scelte di cui sono politicamente responsabili proprio i fautori dell’inutile e dannoso lotto zero che, beffandosi dei fatti e della popolazione, tentano di spacciarlo come soluzione ai danni da loro stessi creati, ma che invece aggiungerà solo ulteriori danni ancor più gravi alla vallata di fronte. Ed invece, dovrebbero solo avere il buon senso di tacere e chiedere scusa alla popolazione.

Vieppiù. Rimangono senza risposta altre questioni gravissime già da noi poste, rimaste senza riscontro dalla precedente giunta e che oggi poniamo alla nuova amministrazione.

Come è stato possibile autorizzare in deroga al piano regolatore l’edificabilità di quel suolo, atteso che le norme prevedono la distanza di almeno 10 metri dal ciglio della statale se trattasi di abitato? E siamo sicuri che i limiti di proprietà della statale siano fino al ciglio e non anche oltre?

Se è prevista la edificazione sull’intera superficie o quasi, come è possibile che siano rispettati i limiti di copertura e di cubatura che sono solo per legge solo una bassa percentuale della superficie totale?

Se viene cementificata l’intera area o quasi, dove sono finiti i limiti di legge del 10% di essa vincolata all’indice di piantagione e di verde?

Nondimeno rimane una domanda di fondo che poniamo alla popolazione di Isernia: queste giunte comunali in funzione di quali interessi amministrano, quelli sociali e ambientali collettivi delle classi popolari o quelli del capitale e del profitto privato?

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