Letterina a chi vota per la prima volta
di Giuseppe Tabasso
Care ragazze e cari ragazzi,
chi vi scrive è un vecchio talmente vecchio che a 18 anni non potè votare perché il fascismo aveva abolito democrazia. È un motivo più che motivato per rivolgervi l’augurio di affrontare questa vostra importante “prima volta” con la piena consapevolezza di essere il futuro del nostro Paese.
Questo vostro anticipato debutto civico trova forse alcuni di voi un po’ spiazzati, sfiduciati e impreparati a partecipare alla vita politica da tanti considerata deludente.
Sta però di fatto che la Politica con l’A maiuscola è semplicemente la vita, è la passione per il bene comune, è la solidarietà, è il mondo di Erasmus, è la paghetta che possono permettersi i vostri genitori, è il passato, il presente ed è soprattutto il vostro futuro.
Noi vecchi capiamo forse meglio di tutti il vostro attuale disagio, ma c’è una realtà di cui dovete tenere al massimo conto: se non vi occupate di politica, la politica si occupa comunque di voi.
Voi siete il destino dell’Italia, dell’Europa e di questa nostra piccola, amatissima terra: nessuna regione italiana è tanto bisognosa di giovani quanto il Molise.
Il 2022 è stato proclamato “Anno dei Giovani” dall’Unione Europea. È un buon viatico per voi che avete in mano un’arma piccola ma decisiva come la scheda elettorale. Preparatevi dunque a usarla distinguendo l’informazione dalla propaganda, guardando il mondo oltre il campanile, da veri cittadini europei.
Giuseppe Tabasso365 Posts
(Campobasso 1926) ha due figli, un nipotino e una moglie bojanese, sempre la stessa dal 1955. Da pianista dilettante formò una band con Fred Bongusto. A suo padre Lino, musicista, è dedicata una strada di Campobasso. Il Molise è la sua Heimat. “Abito a Roma - dice - ma vivo in Molise”. Laureato in lingua e letteratura inglese, è giornalista professionista dal 1964. Ha iniziato in vari quotidiani e periodici (Paese sera, La Repubblica d’Italia, Annabella, Gente, L’Europeo, Radiocorriere). Inviato di politica estera per il GR3 della RAI, ha lavorato a Strasburgo e Bruxelles, a New York presso la Rai Corporation e a Londra e Colonia per le sezioni italiane della BBC e della Deutschland Funk. Pubblicazioni: Il settimanale con Nello Ajello (Ediz. Accademia, Roma 1978); Facciamo un giornale (Edizioni Tuttoscuola, Roma 2001); Il Molise, che farne? (Ed. Cultura & Sport, Campobasso 1996); per le Edizioni Bene Comune; Post Scriptum, Prediche di un molisano inutile ( 2006); Gaetano Scardocchia, La vita e gli scritti di un grande giornalista (2008); Moliseskine (2016). In corso di pubblicazione Fare un giornale, diventare giornalisti, Manuale di giornalismo per studenti, insegnanti e apprendisti comunicatori.
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