Acque, linguaggi, henologia. Nel Molise esperti e studiosi per un workshop di studio

Il Molise è stato scelto quale sede per la settima edizione dell’incontro “Le Connessioni Inattese”, iniziativa organizzata dall’associazione Altanur di Napoli, dedicata quest’anno all’acqua e all’unitarietà. L’evento nasce per mettere in evidenza e sviluppare tutte le molteplici connessioni che esistono tra i diversi ambiti della conoscenza e, secondo gli organizzatori, per eliminare la frattura, creatasi nel ‘900 e ormai obsoleta, tra “cultura classica” e “cultura scientifica” evidenziando, invece, l’importanza dell’unitarietà nella visione del mondo.

Negli spazi dell’Iperico di Cerro al Volturno il prossimo 12 ottobre si terrà la prima giornata dell’evento con il workshop sul tema “Acque, Linguaggi, Henologia”, al quale parteciperanno i principali esponenti della ricerca nazionale ed internazionale sull’acqua attraverso seminari, laboratori pratici, omeopatia, meditazione, musica e letteratura. Intensa la scaletta degli interventi della mattinata di sabato con figure di spicco della ricerca italiana e tra i maggiori esperti a livello internazionale su tematiche innovative riguardanti le proprietà di base del prezioso liquido e del suo ruolo in biologia. Il loro contributo alla “Conference on the Physics, Chemistry and Biology of Water”, che fa incontrare ogni anno scienziati di tutto il mondo e che si è tenuta per diversi anni nel Vermont (U.S.A.), è sempre stato molto rilevante. Quest’anno la “Conference” sarà in Bulgaria dal 22 al 25 ottobre. La prima parte della giornata vedrà gli interventi (moderati da Roberto Giordano) di Vittorio Elia (Professore di elettrochimica – Univ. Federico II di Napoli – Proprietà chimico-fisiche dell’acqua perturbata: fatti ed enigmi), di Alberto Tedeschi (Ricercatore, Milano – Acqua biologica: tra coerenza e materia vivente), di Antonella De Ninno (Ricercatrice ENEA Frascati – Preparata Medal 2004 – La grammatica dell’acqua: le regole del linguaggio con cui l’acqua ci parla) e di Carlo Melodia (Medico Chirurgo e Biologo, Omeopata, Segretario della LUIMO – Hahnemann Chimico e Medico). Subito dopo è prevista una performance curata da Lineadarco. Gli interventi proseguiranno nella mattinata con Emilio Del Giudice (Fisico teorico – INFN Milano – Prigogine Medal 2009 – La dinamica dell’autorganizzazione del vivente e l’emergenza di una psiche), Giuseppe Vitiello (Prof. di Fisica Teorica – Università di Salerno – Informazione e conoscenza) e Margherita Tosi (psicologa e terapista bioenergetica IIBA – Milano – Il Principio del minimo stimolo). Dal pomeriggio fino alla sera ancora interventi sull’argomento del workshop con Vera Tummillo (medico chirurgo – medicine complementari – Napoli – Omeopatia: Curare il malato o la malattia? – Caso clinico: Martina la piccola “mocciosa”) e con le letture, a cura di Monica Zunica (scrittrice – Ass. L’Iperico) , dal tema “Sulla via dell’acqua”. Dalle 16 spazio a “La Memoria dell’acqua”, laboratorio audio – visivo – esperienziale a cura di Monica Fiocco (Psicopedagogista, formatrice e counselor ad approccio integrato – Napoli).

Mediante gli strumenti del counseling olistico, si creerà un contatto con la memoria dell’acqua nel nostro organismo, attraverso la percezione, la consapevolezza e la trasformazione della nostra parte emozionale. In serata la musica di Filippo D’Eliso (Compositore, Docente del Conservatorio S. Pietro a Majella – Napoli), accompagnato dalla voce narrante di Vera Tummillo, con un concerto/laboratorio ideato a partire da una ricerca applicata in medicina frequenziale e fisica vibrazionale che ha dato già luogo al lavoro discografico “2012 Oltre i Confini” (Prismablu Ed., 2012) in cui sono state analizzate le vibrazioni prodotte dalle acque sacre, raccolte nel Castello di S. Salvador o del Graal, ai piedi dei Pirenei, e amplificate dal suono di campane tibetane. I ‘reticoli sonori’ composti alchemicamente e sinteticamente su determinate frequenze, conosciute come ‘frequenze della vita’, generano un flusso in grado di riarmonizzare il sistema nervoso, potenziando l’energia vitale e la centratura in se stessi.

La mattinata di domenica 13 ottobre, invece, sarà dedicata ad una passeggiata guidata al lago di Castel San Vincenzo dove sarà previsto un laboratorio di danza sacra a cura di Fulvia Campanella, accompagnato dall’arpa celtica di Patrizia Locaputo, nel bosco di betulle. Nata nel 1997, dopo 10 anni di attività, l’associazione Altanur ha dato vita nel 2007 ad un evento di particolare rilievo. Come compito istituzionale, l’Associazione si propone di promuovere l’interazione e l’integrazione tra le diverse conoscenze e le diverse culture focalizzando, inoltre, l’attenzione sulle tematiche del benessere e della creatività. Il nome trae origine dal termine arabo al-tannur (il forno), che nel Medioevo diviene athanor: il recipiente in cui l’alchimista realizzava le trasmutazioni. ALTANUR rappresenta, dunque, il forno in cui ci si propone di realizzare le moderne trasmutazioni: quelle della Cultura. Fin dai suoi esordi, l’Associazione ha dedicato particolare attenzione a tutte le attività che potessero fornire spunti di riflessione sulla nostra società, sull’itinerario interiore dell’Uomo e sullo sforzo di spingere lo sguardo oltre l’orizzonte dei nostri confini.

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