Il discorso del Presidente – Il neo populismo ed il neoisolazionismo di Donald Trump
![](https://www.ilbenecomune.it/wp-content/uploads/2017/01/donald-trump.jpg)
Di fronte ad una folla immensa (900 mila persone circa), assediatasi lungo la strada principale di Washington, che porta al Campidoglio, il Presidente Trump – che vestiva panni abbastanza dimessi, con una cravatta rossa, con affianco la sua bellissima Melania (una slovena che aveva calcato gli scenari dell’alta moda) è stato anche il Trump dei discorsi elettorali pronunciati vittoriosi, contro Hillary Clinton.
Lo guardavano tutti stupiti e qualche volto incontrollatamente inquieto, come quello di Obama e della sua bellissima consorte Michelle, vestiti impeccabilmente come è di obbligo per gli inquilini della Casa Bianca. Ma non mancavano diecine e diecine di migliaia di persone che protestavano rumorosamente, chiassosamente nelle strade di Washington, tanto che alcune di esse sono state arrestate dalla polizia.
Monumentale la scenografia: il colonnato capitolino, la cupola capitolina, con la presenza di tutti i maggiori responsabili dell’establishment americano ed in presenza della grande sconfitta – che per la verità sconfitta non fu – avendo superato Trump con due milioni di voti – Illary Clinton e il marito Bill Clinton, che pur nella, abbastanza apparente, crisi elettorale, dovuta alla sconfitta elettorale, dimostravano pur sempre una grande fierezza di comportamento quasi a dire al popolo americano, guardate che ci siamo anche noi. Trump appariva per la verità non come un attore trionfale, ma, anzi, piuttosto modestamente, salutava le persone, moderava i termini, pur essendo forte ed irretrattabile la volontà di mantenere l’impegno assunto con i comizi elettorali : “l’America deve essere per l’America”; “io compro ed assumo americani”.
Niente più industrie straniere che si collochino nell’interno dell’area statunitense. Forza e determinazione irretrattabili lungo i confini con il Messico e il resto del mondo.
Il sogno americano di Trump rimane il sogno di una frontiera illimitata, contrariamente a quanto aveva assunto Kennedy, seguito da molti americani. Questo cosa comporterà per l’Europa e gli Stati Uniti d’America, una recrudescenza dell’isolazionismo americano e di molte parti dell’Europa, molto al di là dall’essere unita, dove scetticismo, Brexit , sono in agguato, anche da parte di altre nazioni europee, problema, questo, aggravato da imponenti ed irresistibili fenomeni della integrazione, della immigrazione e del collegamento di nuove forze extraeuropee nel tessuto interno dei popoli europei, la cui stabilità e serenità è costantemente minacciata dai feroci rigurgiti dell’islamismo integrale, fanatico ed irriducibile.
Ma la cosa più inquietante dell’intervento del neo Presidente USA è la scarsa, o la nulla, considerazione verso le grandi problematiche dell’ambiente, che esigerebbero la riduzione dei gas tossici, ponendo, così, l’America quasi in concorrenza, e non è un caso, con i grandi responsabili dell’affaticamento ambientale che è la Cina moderna.
Ed, oggi, centinaia di migliaia di donne hanno sfilato per tutto il mondo da New York a Montreal, da Copenhagen a Firenze, da Città del Messico a Londra, per protestare contro la politica di Trump molto anodina e contraria alle donne.
La situazione, quindi, è complicata, non vogliamo per carità seguire l’allarme di Sergio Romano il quale sostiene che addirittura in America potrebbe esserci una nuova guerra civile (come quella dell’ottocento e della prima parte del novecento), certo si è che c’è da rimanere inquieti.
Staremo a vedere, mentre ci riserviamo di commentare l’evoluzione dello scenario mondiale.
![](https://www.ilbenecomune.it/wp-content/uploads/2017/05/franco-cianci.jpg)
Franco Cianci12 Posts
Nato ad Agnone (Is). Studi classici al Liceo Mario Pagano di Campobasso. Avvocato da circa 60 anni, Consigliere dell'Ordine degli avvocati di Larino per vent'anni e Presidente del Consiglio dell'Ordine dal 1990 al 1996. E' Stato Consigliere Comunale nel comune di Termoli e Consigliere Regionale dal 1975 al 1980. E' stato consigliere Consigliere Nazionale del PLI, ha ricoperto la carica di Governatore per il Rotary Club International e scrive costantemente articoli di politica e di cultura varia su riviste e giornali nazionali e locali (cartacei ed online).
0 Comments