Per una riforma delle politiche culturali

FederCultura di Confcooperative Molise, in collaborazione con le sue imprese di settore e con la rete degli operatori territoriali, il prossimo 14 giugno, al Teatro del Loto di Ferrazzano, organizza il convegno “Non tutto ciò che è pubblico è statale”

Le politiche culturali, nel Molise, sono state costrette in una situazione che necessita, dal nostro punto di vista, di un intervento di riforma chiaro, trasparente e risoluto. La Fondazione Molise Cultura, organismo in house della Regione Molise che ha inglobato anche la defunta Fondazione Teatro Savoia della Provincia, ha esautorato l’Assessorato regionale alla cultura, diventato un pletorico ufficio di rappresentanza che fa plateale difetto di programmazione e di risorse.

La FMC è retta da un Consiglio d’Amministrazione (Presutti/Mogavero/Fratangelo) che risponde direttamente al Presidente della Giunta regionale Paolo di Laura Frattura, il quale ha conservato la titolarità dell’Assessorato, con Ioffredi che esercita, con le limitazioni del caso, il ruolo di Consigliere delegato alla cultura. Il sodalizio, di natura privatistica ma finanziato esclusivamente con risorse pubbliche, per statuto, non consente l’ingresso nella sua compagine delle agenzie di alta formazione che operano per la cultura sul nostro territorio come l’Università del Molise o il Conservatorio “Perosi”, oltre ai numerosi altri soggetti pubblici e privati che costituiscono la nutrita e decorosa rete degli operatori culturali molisani.

Federcultura di Confcooperative Molise ritiene che la cultura, con le attività di tutela e gestione del patrimonio, con quelle di servizio e con quelle di spettacolo dal vivo, possa e debba costituire un bacino d’impiego innovativo e strategico per i nostri giovani che detengono un livello di scolarizzazione e di professionalizzazione di alto livello. Per agire in coerenza con questa aspettativa però, bisogna uscire dalla logica dell’intervento ad effetto e programmare le politiche da mettere in opera, stimolando la partecipazione attiva e consapevole delle situazioni d’eccellenza e dei talenti conclamati che agiscono in questo settore, sul nostro territorio, fra difficoltà formidabili. I punti sui quali l’analisi e la proposta di Federcultura poggia sono tre, compresi in un unico progetto d’intervento strategico per le politiche culturali molisane:

1. una legge regionale che stabilisca obiettivi, regole e modalità operative per lo sviluppo e il sostegno alle attività e alle imprese culturali nel Molise e che distingua, con parametri ed indirizzi adeguati, le attività professionali da quelle amatoriali;
2. la trasformazione della Fondazione Molise Cultura da in house, cioè organismo interno alla Regione, in una fondazione di partecipazione aperta al contributo (anche economico) dei soggetti pubblici e privati che operano sul nostro territorio;
3. la riqualificazione del ruolo e della funzione dell’Assessorato alla cultura che deve tornare a svolgere il suo fondamentale compito di programmazione delle politiche culturali, favorendo la partecipazione attiva della rete degli operatori.

Con lo scopo di entrare articolatamente nel merito della proposta che intende mettere in campo per una riforma radicale delle politiche culturali molisane, Federcultura di Confcooperative Molise, per il prossimo 14 giugno, al Teatro del Loto di Ferrazzano gestito dalla cooperativa Teatri Molisani ad essa aderente, organizza il convegno “Non tutto ciò che è pubblico è statale”, annunciato da una conferenza stampa che avrà luogo mercoledì 7 giugno nella sua sede di via Guerrizio 2 a Campobasso.

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