Orgoglio comune

La manifestazione dell’Italia pulita e senza voce, in difesa dei piccoli Comuni

Un gruppo di sindaci di diverse regioni, docenti universitari, l’Associazione Nazionale Piccoli Comuni Italiani, i Comuni Dimenticati, Agenzia Impress, il Comitato NO Fusione Torrita di Siena – Montepulciano, la Società dei Territorialisti, hanno lanciato una iniziativa nazionale in difesa dei piccoli comuni.

A Torrita di Siena, comune toscano minacciato dalla scomparsa, si ritroveranno il 23 settembre sindaci, associazioni e cittadini per ridare voce all’Italia dei Comuni, contro le politiche dirigiste nazionali e regionali che vorrebbero cancellare l’istituzione comunale nei territori più lontani, quelli afflitti da problemi di spopolamento e di marginalizzazione, dei quali ci si accorge soltanto quando capita una disgrazia, un terremoto, un’alluvione, un incendio, Comuni che coprono invece la maggior parte del territorio nazionale.

È la seconda tappa di un movimento partito a Volterra, dove a marzo del 2016 si ritrovarono centinaia di comuni per ribellarsi alle fusioni calate dall’alto, agli accorpamenti forzati fatti contro la volontà popolare. Mentre in Parlamento i partiti presentano progetti di legge per imporre le fusioni coatte o addirittura la cancellazione dei Comuni, con la conseguenza limitare di allontanare le istituzioni dai territori, ridurre la rappresentanza democratica e favorire l’accentramento del potere e dei servizi, sul territorio sta nascendo un movimento per difendere le realtà locali.

La manifestazione di Torrita di Siena intende rivendicare l’accesso ai servizi, assicurato solo dall’autonomia comunale e dalla democrazia di base, per la difesa del ruolo del Comune come istituzione vicina ai cittadini, erogatore di servizi, strumento di partecipazione e di cura del territorio. Primo obiettivo stoppare le fusioni, come quella prevista tra la stessa Torrita e Montepulciano, ma anche tutte le altre previste in Italia. Le fusioni dei Comuni, dettate da politiche di tagli, funzionali alle esigenze del potere politico, non si addicono a un paese come l’Italia, che tra i grandi paesi europei tra l’altro quello con il minor numero di municipi.

Sarà una manifestazione senza simboli e bandiere di partito, dove sarà data voce ai sindaci con la fascia tricolore, ai consiglieri comunali, ai cittadini, ai comitati e alle associazioni di tutta Italia che vogliono difendere l’autonomia comunale in nome dell’articolo 5 della Costituzione, per dare voce ai territori e al patrimonio diffuso in essi contenuto, che rappresenta la principale risorsa e bellezza dell’Italia.

“È molto importante – sostiene il prof. Rossano Pazzagli, docente all’Università del Molise, uno dei promotori del movimento – che ai sindaci dei piccoli Comuni si unisca l’opinione pubblica, il mondo della cultura e dell’informazione, l’insieme della società civile. In un paese come l’Italia, così articolato e differenziato, la salvaguardia della struttura di base dello Stato rappresentata dai Comuni è la condizione primaria per guardare avanti con fiducia, per un nuovo sviluppo locale e per riavvicinare i cittadini e le istituzioni”.

Secondo gli organizzatori, gli enti locali, i Comuni e i loro amministratori possono essere i protagonisti della rinascita di un’Italia pulita e senza voce: quella dei sindaci in contatto diretto coi cittadini, dei territori abbandonati o feriti e bisognosi di cura, dei mestieri rurali e artigianali, delle economie resistenti e innovative, della partecipazione e di una democrazia di base da ripopolare.

Per info
370 3021376 Antonio Canzano – 349 5612462 Michela Contemori
Email:  orgogliocomune2017@gmail.com
Facebook: orgoglio comune2017

Fonte: Rossano Pazzagli

1 Comment

  • FUSIONI: un interessante articolo di LEFT | CASTENEWS Reply

    24 Gennaio 2018 at 12:00

    […] dice Marco Buselli, sindaco di Volterra che a marzo del 2016 ha ospitato la giornata dell’Orgoglio Comune con l’adesione di 4700 sindaci. Il suo comune non è toccato dall’operazione prevista […]

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