Maurizio Landini ad HuffPost Live: “Meglio il lavoro di cittadinanza”

Il membro della segreteria nazionale Cgil: “La proposta M5S sul sostegno al reddito? Se ne può discutere. Il problema di fondo però è il lavoro”

“Se il futuro governo vorrà cambiare il Jobs Act noi ci siamo per un dialogo costruttivo, è un elemento che va assolutamente affrontato. Reddito di cittadinanza M5S? C’è necessità di una discussione, ha senso ragionare e discutere anche perché la proposta M5S è legata alla disponibilità alla formazione. È quindi un sostegno al reddito e noi della Cgil abbiamo chiesto da tempo di aprire la strada a forme di sostegno al reddito per combattere povertà e precarietà. Dal 2010 la Fiom aveva proposto il reddito di dignità. Il problema di fondo però è dare un lavoro a chi non ce l’ha. E bisogna far ripartire gli investimenti pubblici e privati, altrimenti posti di lavoro non ne crei”. Lo ha detto Maurizio Landini ospite di HuffPost Live, intervistato da Angela Mauro e Giuseppe Colombo.

“C’è un Parlamento proporzionale, se qualcuno vuol governare ha bisogno del 51%. Mi auguro che siano in grado di trovarla”, ha detto Landini a proposito della discussione tra i partiti per trovare una maggioranza. “Tornare al voto con questa legge elettorale non so a cosa potrebbe servire. In Germania ci hanno messo 6 mesi per fare un governo, in tutta Europa c’è una frammentazione dovuta alle politiche di austerità. Non mi fascerei la testa se qui non si riesce a risolvere in cinque giorni”. “Se guardo l’esito del voto e i risultati delle forze politiche, è indubbio che chi si è opposto all’attuale governo ha avuto un largo consenso”.

“Il sindacato ha bisogno di cambiare e di aprirsi, tante forme di precariato e di lavoro autonomo oggi non sono rappresentati dai sindacati”, ha aggiunto l’ex segretario Fiom sui sindacati. “Si faccia una legge sulla rappresentanza che dica che i sindacati pesano per numeri degli iscritti, che i contratti che devono essere firmati prevedono dei minimi legali per legge così che si possa stabilire un salario minimo attraverso la contrattazione. Si rendano i contratti con validità erga omnes”. “Se la Cgil è arrivata a raccogliere le firme per indire un referendum, vuol dire che stava succedendo qualcosa che non era mai avvenuto. Quella è la linea che intendiamo seguire, soprattutto attraverso la confederalità per rappresentare tutto il mondo dei lavoratori”.

“Oggi più che concertazione serve contrattazione, ovvero una mediazione che rimetta al centro la persona. Anche con Renzi c’è stato un momento in cui si pensava si potesse fare a meno dei corpi intermedi, ma la Cgil ha più di 5 milioni di iscritti”, ha continuato Landini. “Le nostre organizzazioni sono utili alla tenuta democratica, ma è importante è essere rispettosi e cercare una intesa anche con i sindacati. Anche perché è indubbio che la sinistra esce ridimensionata del voto, una sconfitta storica”. “M5S interclassista, votato da artigiani, imprenditori, e via dicendo, come lo era la Democrazia Cristiana. L’idea di coalizione sociale serviva a ricostruire l’unità e la solidarietà del mondo del lavoro. Non avevamo ambizioni politiche, ma è certo che c’è un problema di rappresentanza del lavoro nella vita politica”.

Fonte: HuffPost

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