Tutti sul carrozzone della Lega (compreso Pascale)

Qualche giorno fa, in modo assolutamente inopportuno, ricorrendo a tutto il suo cattivo gusto, il neo-Ministro degli Interni ha annunciato la “fine della pacchia”, riferendosi ai migranti e all’indotto generato dall’“economia dell’accoglienza”.

Non è questo naturalmente il luogo per esprimere la nostra critica al sistema dell’accoglienza così come è stato impostato dagli ultimi Esecutivi; ci limitiamo soltanto a sottolineare che un fenomeno complesso come quello dei flussi migratori non può essere gestito in un ambito perennemente emergenziale e che proprio l’emergenza rappresenta il terreno ideale per scavalcare le regole e soprattutto per consentire ai privati di trarre profitto da una catastrofe che miete vittime – donne e bambini soprattutto – per ogni giorno che passa.

Anzi, va anche detto che l’attuale gestione, foriera di contraddizioni e di iniquità, con esiti drammatici sia per i migranti che per le comunità ospitanti, è ciò che ha consentito a un partito come la Lega di andare al governo del Paese.

La notizia fresca fresca, comunque, è che in Molise diversi amministratori e politici sono saltati sul “carrozzone” dei vincitori (l’espressione virgolettata è di Aida Romagnuolo, coordinatrice regionale della Lega e neo-eletta in Consiglio regionale).

Tra questi, fa specie l’adesione al Carroccio di Alessandro Pascale, eletto nell’ultimo Consiglio comunale del capoluogo nelle file di Forza Italia e con un passato da nomade tra Partito socialista, Udeur e Margherita.

Il trasformismo – sia chiaro – è l’ultimo dei problemi. Tra l’altro nella sua semplicità, Pascale non si è vergognato di spiegare il suo passaggio con la motivazione che Forza Italia “non avrebbe ricambiato il suo impegno”, come ha riportato A. D. su Primonumero. In poche parole, se l’è presa per non essere stato candidato alle ultime elezioni regionali.

La cosa più grave è che Pascale è uno di quelli che dalla “pacchia” trae lauto profitto. Alcuni locali affittati dalla soc. EDEN s.r.l. (società accreditata ai servizi di accoglienza dei migranti), denominati Eden 3, Eden 4 ed Eden 5, sono infatti di proprietà del suddetto consigliere comunale, il quale per questa locazione percepisce una cifra tutt’altro che trascurabile.

Paolo Di Lella100 Posts

Nato a Campobasso nel 1982. Ha studiato filosofia presso l'Università Cattolica di Milano. Appena tornato in Molise ha fondato, insieme ad altri collaboratori, il blog “Tratturi – Molise in movimento” con l'obiettivo di elaborare un’analisi complessiva dei vari problemi del Molise e di diffondere una maggiore consapevolezza delle loro connessioni. Dal 2015 è componente del Comitato scientifico di Glocale – Rivista molisana di storia e scienze sociali (rivista scientifica di 1a fascia), oltre che della segreteria di redazione. Dal 2013 è caporedattore de Il Bene Comune e coordinatore della redazione di IBC – Edizioni. È autore del volume “Sanità molisana. Caccia al tesoro pubblico”. È giornalista pubblicista dal 2014

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