Laboratorio multietnico e partecipazione sociale

In base all’aumento di cittadini stranieri, il Molise,  può essere oggetto di studi di comunità che mirano ad una analisi sociale dei nuovi bisogni dei migranti, elaborando dei progetti di servizio sociale per sostenere l’accoglienza e l’integrazione sociale.

La realtà molisana, si presenta come contesto (territoriale e sociale) adeguato per la realizzazione di interventi di servizio sociale innovativi per l’accoglienza e l’integrazione dei gruppi di migranti da poco giunti in regione, la peculiarità del caso molisano è rappresentato dall’esistenza di una solidarietà comunitaria, aspetto fondamentale dell’identità sociale della  popolazione locale, condizione favorevole che ben si adatta alla possibilità di creare servizi di assistenza da sviluppare nell’ambito di un “laboratorio multietnico per l’accoglienza in Molise”.

Le esperienze di laboratorio funzionale alla realizzazione di un progetto di servizio sociale, si traducono in un dialogo multietnico da svilupparsi in base a un rapporto di scambio e di confronto tra operatori sociali italiani e gruppi di migranti coinvolti, si assiste cioè a gruppi di lavoro impegnati su argomenti comuni (disagio del gruppo, fenomeni di emarginazione, fruizione dei servizi, soddisfazione di bisogni fondamentali, problemi burocratici).

Tuttavia, dal dialogo che si sviluppa nell’ambito del laboratorio multietnico è indispensabile individuare una figura professionale che faccia da mediatore linguistico e culturale, quindi da questo potrebbero nascere, attraverso la collaborazione stabilita tra Istituzioni pubbliche, organizzazioni di terzo settore e enti di formazione, percorsi formativi appositamente per operatori stranieri (personale da assumere stesso tra i migranti assistiti presso i le strutture di accoglienza).

Un progetto di questo tipo, rappresenta uno strumento che consentirebbe di creare dei processi virtuosi caratterizzati da nuove conoscenze in materia di servizi sociali specifici per i migranti, un’esperienza formativa del tutto nuova che gioverebbe gli stessi operatori sociali italiani.

In ultima analisi, data l’attuale situazione migratoria nel sistema molisano, compito dell’assistente sociale e di tutti gli operatori che a vario titolo esercitano delle attività professionali in campo sociale (sociologi, tecnici e ricercatori del sociale, dirigenti delle strutture dei servizi sociali, e socio-sanitari, educatori) e nello specifico impegnati in servizi di accoglienza e integrazione a favore dei cittadini stranieri, è quello di comprendere i cambiamenti che segnano la società regionale e porre in essere degli interventi di natura strutturale, ovverosia azioni di confronto con le realtà culturali da poco giunte in Molise, cercando cioè un dialogo critico e riflessivo e progetti capaci di superare le disuguaglianze che non consento il pieno sviluppo della persona umana.

Gennaro Pignalosa77 Posts

Nato a Torre del Greco nel dicembre 1975. Sociologo di formazione presso l'Università Federico II di Napoli, si è poi specializzato in discipline relative alle politiche e servizi sociali. Si occupa di orientamento universitario presso l'Università del Molise, dove collabora come assistente alla cattedra degli insegnamenti di: Sociologia e Processi di globalizzazione. Dal 2016 collabora con la rivista il Bene Comune. È impegnato in studi e ricerche sull'integrazione sociale, immigrazione e globalizzazione.

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