Asili Nido, arriva una manna da non perdere

Il Recovery Plan, o meglio, il Next Generation UE, stanzierà 4,2 miliardi in sei anni per assicurare una copertura integrale di asili nido in tutta Italia, da Nord a Sud. Più next generation di così non si può. Quanto siano fondamentali gli anni dell’infanzia ce l’ha insegnato Maria Montessori (“il bambino padre dell’uomo”): dunque questi fondi benedetti per la formazione dei futuri cittadini possono rivoluzionare la vita di tante donne, incentivando l’imprenditoria femminile per la creazione di nuove strutture per l’infanzia nelle regioni che ne sono carenti come il Molise. Insomma, anche per riempire così tante culle vuote, è una vera manna.

Tuttavia, per beneficiarne c’è sempre da affrontare in modo strategico delle sfide decisive ma non impossibili.
La prima, di carattere appunto imprenditoriale, comporta il rinnovo di un patrimonio di edilizia scolastica in gran parte obsoleto, come la sicurezza antisismica ed energetica. La seconda è soprattutto culturale, nel senso che gli edifici non devono essere dei contenitori ma riflettere la qualità stessa dell’approccio pedagogico, proprio come anticipò la Montessori.

Del resto il modello di lezione frontale dalla cattedra è al tramonto dalle elementari in sù e gli spazi scolastici, sia interni che esterni, vanno ormai ripensati e integrati alle strategie di insegnamento. Ad esempio si parla oggi di Blended learning, cioè di apprendimento misto o ibrido e di Flipped Classroom che addirittura smantella l’insegnamento frontale. E’ necessario dunque che le nostre educatrici-imprenditrici presentino progetti innovativi e pedagogicamente bel coniugati con nuove tendenze di architettura scolastica.

Credere a Babbo Natale – Alla domanda: “Che ne pensa del MES”, l’europarlamentare leghista Susanna Ceccardi, risponde: “E’ dall’età di 5 anni che non credo a Babbo Natale”.

Pur avendo perso l’innocenza così presto, la Ceccardi (quella che tentò di far finire la Toscana nelle mani del Carroccio), dovrebbe almeno sapere che il MES (fondo salva Stati), non è un Babbo Natale che dispensa regali, ma presta solo soldi a interessi quasi zero ma tutti da restituire. Eppure – ci creda o no la Ceccardi – Babbo Natale si è fatto comunque vivo sotto le spoglie di Mamma Europa che regalerà agli italiani molti miliardi a fondo perduto.

Sovranismi – Un quotidiano che osa denominarsi “La Verità”, quasi fosse un Vangelo, recava questo titolo: “Basta con la logica dell’elemosina – L’Italia può farcela da sola”. Da un giornale depositario di verità, tutte sovraniste, non ci si può aspettare altro. Certo, sarebbe bello che l’Italia potesse farcela da sola in un mondo così interdipendente. Però, a volersi salvare la pelle dal maledetto Covid, mica possiamo attenderne uno tutto made in Italy.

E’ noto che le politiche anti pandemia di governi conservatori, da Trump, Bolsonaro e Boris Johnson, sono
stati un flop e chissà perché mai i no-waxisti fioriscono in maggioranza tra i sovranisti e gli oltranzisti di destra. Forse perché quella è gente tosta che non si piega alla logica dell’elemosina, sperando di potercela fare da sola.

Giuseppe Tabasso333 Posts

(Campobasso 1926) ha due figli, un nipotino e una moglie bojanese, sempre la stessa dal 1955. Da pianista dilettante formò una band con Fred Bongusto. A suo padre Lino, musicista, è dedicata una strada di Campobasso. Il Molise è la sua Heimat. “Abito a Roma - dice - ma vivo in Molise”. Laureato in lingua e letteratura inglese, è giornalista professionista dal 1964. Ha iniziato in vari quotidiani e periodici (Paese sera, La Repubblica d’Italia, Annabella, Gente, L’Europeo, Radiocorriere). Inviato di politica estera per il GR3 della RAI, ha lavorato a Strasburgo e Bruxelles, a New York presso la Rai Corporation e a Londra e Colonia per le sezioni italiane della BBC e della Deutschland Funk. Pubblicazioni: Il settimanale con Nello Ajello (Ediz. Accademia, Roma 1978); Facciamo un giornale (Edizioni Tuttoscuola, Roma 2001); Il Molise, che farne? (Ed. Cultura & Sport, Campobasso 1996); per le Edizioni Bene Comune; Post Scriptum, Prediche di un molisano inutile ( 2006); Gaetano Scardocchia, La vita e gli scritti di un grande giornalista (2008); Moliseskine (2016). In corso di pubblicazione Fare un giornale, diventare giornalisti, Manuale di giornalismo per studenti, insegnanti e apprendisti comunicatori.

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