Iorio si autoproclama leader del centrodestra

di Paolo Di Lella

Si è conclusa da poco la conferenza-stampa indetta da Michele Iorio per annunciare la propria ricandidatura alla presidenza della Regione Molise. Iniziata con oltre un’ora di ritardo, rispolverando una consuetudine tipica del periodo in cui regnava incontrastato, l’incontro con i giornalisti è servito soprattutto ad annunciare i punti fondamentali del proprio programma.

Ricordando un po’ il primo Berlusconi, per la capacità di far sognare (promettendo l’impossibile) e per il fatto di sentirsi investito da una missione (scendere in campo per salvare il pianeta), l’ex Governatore, dopo un’analisi impietosa sullo stato dell’economia regionale, ha dichiarato che il primo obiettivo del suo governo sarà quello di creare 10.000 nuovi posti di lavoro (ricordate il milione di posti di lavoro promessi da Berlusconi nel 94?).
Per realizzare tale scopo, Iorio punta a ricontrattare – magari con un governo nazionale di centrodestra – il patto per il Molise, spuntando qualcosa in più in termini di tutela delle nostre peculiarità (non sarà difficile). Innanzitutto la gestione dell’acqua, con il superamento dell’Egam (l’Ente gestore), per scongiurare l’eventualità della privatizzazione; quindi la rivalutazione del demanio pubblico da cui trarre risorse da destinare al sociale.

Ci ha tenuto, inoltre, Iorio, a denunciare la scelta scellerata, da parte di Frattura, di contrarre un mutuo trentennale con il Ministero dell’economia, di 250 milioni, per finanziare il debito sanitario. E come dargli torto. Di questo, comunque – dei rimborsi milionari erogati dalla regione in favore degli istituti privati, a fronte di richieste a dir poco opache – abbiamo trattato recentemente in un articolo intitolato “Le transazioni milionarie con Neuromed e Cattolica: vietato parlarne”.

Infine, il “nuovo” leader del centrodestra, concedendosi generosamente alla pancia di una comunità sempre più abbrutita, si è lamentato per l’eccessiva disponibilità offerta dalla nostra regione nell’accoglienza dei migranti. Troppi, secondo lui, per una regione povera e scarsamente popolata.

Con qualcuno bisogna pur riprendersela.

Paolo Di Lella100 Posts

Nato a Campobasso nel 1982. Ha studiato filosofia presso l'Università Cattolica di Milano. Appena tornato in Molise ha fondato, insieme ad altri collaboratori, il blog “Tratturi – Molise in movimento” con l'obiettivo di elaborare un’analisi complessiva dei vari problemi del Molise e di diffondere una maggiore consapevolezza delle loro connessioni. Dal 2015 è componente del Comitato scientifico di Glocale – Rivista molisana di storia e scienze sociali (rivista scientifica di 1a fascia), oltre che della segreteria di redazione. Dal 2013 è caporedattore de Il Bene Comune e coordinatore della redazione di IBC – Edizioni. È autore del volume “Sanità molisana. Caccia al tesoro pubblico”. È giornalista pubblicista dal 2014

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