Armònia, quando basta un accento

Lo scorso sabato, nella sorprendente cornice dello Stravento Club di Campobasso, è stata presentata la seconda edizione della mostra/evento intitolata Armònia, ideata da Serena Tamburro e Angelo Licameli, ma che ha visto la partecipazione attiva di numerosi artisti molisani.

Così come spesso accade, anche Armònia è una di quelle “creature” nate apparentemente dal caso, ma come ci ha spiegato l’artista Serena Tamburro, è una mostra/evento che unisce diverse forme artistiche in un’unica rappresentazione con il fine ultimo di condividere differenti modi di sentire, di percepire e di comunicare. La “o” accentata, rappresenta simbolicamente l’idea centrale, ispiratrice che ha legato le diverse forme d’arte gli artisti protagonisti: per questa seconda edizione, il filo conduttore di tutte le opere e performance degli artisti partecipanti è stato il testo della canzone “Almost Blue” di Chet Baker, un richiamo anche a quegli accenti e alla dinamica del jazz intimista e onirico del musicista statunitense.

Uno degli obiettivi di Armònia è quello di offrire la possibilità di esprimersi a diversi artisti molisani, trasversalmente, in un momento storico dove l’arte, in qualsiasi forma, è spesso vista come un lusso che non ci possiamo permettere. Una scelta che denota generosità intellettuale e coraggio di sperimentare, di rendere l’arte alla portata di tutti. La compresenza in un unico tempo e in un unico spazio delle diverse abilità dell’essere umano, delle diverse forme della sua creatività e della sua genialità è un’esperienza unica che al tempo stesso è in grado di arricchire gli artisti, gli artigiani delle Arti, sia il pubblico, accorso numeroso per partecipare e condividere le emozioni di questo viaggio multisensoriale dove la percezione singola e collettiva si fa racconto vivo e pulsante, capace di adattarsi alla situazione in tempo reale.

In questo modo vincono tutti, anche l’Arte stessa.

Alla serata hanno partecipato “artisticamente” Hinobe, Serena Tamburro, Paolo Emilio Greco, Francesco Vitale, Massimiliano Ferrante, Michele Gammieri, Luca Tozzi, Michele Di Lallo, Luca Di Muzio e Alberto Romano.

Foto evento

Maria Elena Francalancia21 Posts

Nata a Cortona nel 1981, si diploma presso l'istituto tecnico commerciale L.Pilla di Campobasso. Successivamente si trasferisce a Roma per intraprendere la carriera universitaria dove studia tre anni presso l'Accademia di belle arti. Ad oggi sono tre le esposizioni che ha tenuto: Reasia, Reasia #2 e Gessetti. Nel dicembre 2013 consegue la laurea in Scienze della comunicazione presso l'università degli studi del Molise, discutendo la tesi in storia dell'arte contemporanea, intitolata: "La pittura dell'immaginario: visionari e Metafisici, da Bocklin al Surrealismo".

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