Promozione del territorio locale, lo sviluppo socioeconomico

La società molisana, vista nella sua complessità sociale e per le sue peculiarità ambientali e culturali, può essere considerata come un laboratorio nel quale realizzare progetti di lungo periodo finalizzati a un reale sviluppo locale autosostenibile che trovi nell’imprenditoria artigiana uno dei suoi principali riferimenti sociali e produttivi.

Significa cioè avviare un percorso di sviluppo alternativo al mercato globale, dove le potenzialità del territorio si prestano ad un tipo di produttività che riesce ancora a mantenere un forte legame con la tradizione economica del luogo; è un obiettivo che nasce da una forte consapevolezza costruita nel corso del tempo, dove il malessere sociale ed economico si è introdotto anche in quest’area territoriale del centro Italia. In questi ultimi anni di crisi la classe artigiana molisana ha manifestato un grande senso di appartenenza al territorio, grazie alla costruzione e alla difesa di relazioni fondate sulla solidarietà, mediante azioni di mutuo-aiuto tra gli stessi imprenditori artigiani in difficoltà economiche.

Le imprese artigiane molisane rappresentano, quindi, una realtà socio-economica particolarmente adeguata per contribuire a un serio sviluppo locale autosostenibile e durevole, fatto di coesione sociale e orientamento al profitto: una condizione che però può essere reale solo quando esiste, nella società, un’esigenza di coesione sociale sentita fortemente dalla comunità.

Gennaro Pignalosa77 Posts

Nato a Torre del Greco nel dicembre 1975. Sociologo di formazione presso l'Università Federico II di Napoli, si è poi specializzato in discipline relative alle politiche e servizi sociali. Si occupa di orientamento universitario presso l'Università del Molise, dove collabora come assistente alla cattedra degli insegnamenti di: Sociologia e Processi di globalizzazione. Dal 2016 collabora con la rivista il Bene Comune. È impegnato in studi e ricerche sull'integrazione sociale, immigrazione e globalizzazione.

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