Forum per la difesa della sanità pubblica: è tempo di agire!

 

Ieri pomeriggio, a Larino, presso l’Agriturismo “Sorgente di luna”, si sono riuniti i Comitati molisani per fare rete e trovare soluzioni comuni al grave problema che affligge la nostra regione. Italo Testa, Presidente del Forum, ha esposto in maniera chiara la situazione della sanità pubblica molisana, individuando le cause e le responsabilità che hanno portato alla situazione drammatica in cui versa. “Premettendo che la sanità pubblica è stata distrutta dal Governo nazionale seguendo una linea di privatizzazione” – ha detto – “bisogna dire che in Molise la cosa ha preso una piega più violenta. Qui, infatti, il debito pubblico è stato attribuito al numero elevato di ospedali, cioè sei. Questa è stata la scusa per iniziare lo smantellamento. Ma, nonostante la chiusura e tutti gli anni di commissariamento, il debito è sempre lì. La verità è che c’è stato nel corso degli anni un lento e volontario affossamento della sanità pubblica, un depauperamento consapevole, con strutture ospedaliere lasciate andare in rovina, riduzione del personale, blocco del turn over e concorsi andati deserti, visto lo scenario poco attraente di strutture a rischio chiusura. Tutto questo semplicemente per favorire e rafforzare, secondo una linea di clientelismo e servilismo, il settore privato accreditato, che ha percepito i soldi del Fondo Sanitario Nazionale, andando ad assorbire tutti gli spazi possibili e i servizi che il malridotto settore pubblico non poteva più sostenere. Dunque, la sanità privata in Molise non ha affiancato quella pubblica, ma la sta quasi totalmente sostituendo”. Una lucida analisi, con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e spronarla all’azione.

Dopo questa chiara premessa che ha esposto il quadro della situazione, molti sono stati gli interventi che hanno offerto contributi concreti per la ricerca di una linea comune da seguire. Dilma Baldassarre, del Comitato Basso Molise per il Bene Comune, dopo aver proposto l’abrogazione del POS di Frattura, che ha contribuito pesantemente all’affossamento della sanità pubblica, ha lanciato l’idea di organizzare un presidio a Roma e presentare un documento comune condiviso presso il Consiglio dei Ministri, un nuovo POS che guardi alle esigenze reali del Molise.

L’Onorevole Giuseppina Occhionero, invece, oltre a offrire la piena disponibilità per questa lodevole battaglia, ha ribadito con forza la necessità di pungolare gli amministratori regionali, i vertici ASREM e l’attuale Commissario affinché mettano in atto un’azione politica che fermi l’emorragia di fondi pubblici a favore dei privati accreditati. Il dottor Alfredo Puntillo, portando la propria esperienza di medico, ha parlato del Decreto Balduzzi, che ha mutato il modo di intendere la sanità legando l’offerta sanitaria pubblica al numero di abitanti senza tener conto delle specificità delle varie aree.

L’avvocato Oreste Scurti ha poi aggiunto che non bisogna solo smuovere i palazzi del potere, ma anche quelli della giustizia, affinché i giudici facciano rispettare le leggi e puniscano le azioni politiche scorrette. Alle sue parole hanno fatto eco quelle di Marcella Stumpo, rappresentante della Fondazione Milani e della Rete della Sinistra termolese. La politica – ha detto – dobbiamo chiamarla in correità, perché ha delle grosse responsabilità riguardo alla sanità pubblica, completamente sostituita da quella privata. I cittadini devono chiedere spiegazioni, poiché ci stanno togliendo il diritto alla vita.

Riprendendo il discorso sul Decreto Balduzzi e spiegando che non è prescrittivo, il dottor Lucio Pastore ha detto: “Tutto quello che sta accadendo nella sanità molisana non è casuale, ma è frutto di una scelta politica. Il debito accumulato deriva da prestazioni chieste alle strutture private ed è funzionale al blocco del turn-over, della carenza di personale e di tutti gli altri disagi. Indebolendo il pubblico si va automaticamente a rafforzare il privato, in cui vanno a confluire i soldi pubblici. Bisogna fare lo smistamento dei fondi pubblici e stabilire che solo una minima parte vada ad aziende private”. Dicendo questo, ha ricordato la proposta dell’Onorevole Rosalba Testamento che, nel successivo intervento, ha ribadito che bisogna prevedere un blocco dei fondi pubblici e concedere ai privati accreditati non più del 15%.

Anna Rita De Notariis ha poi ricordato la tragica morte di Michele Cesaride, suo parente, caso emblematico di una sanità che non funziona e di una magistratura che devia, rimanda, infossa la verità. Aida Trentalance ha evidenziato il fatto che il Governo deve impegnarsi e dichiarare da che parte sta, individuando anche responsabilità in capo ai sindaci che devono combattere insieme ai propri cittadini e insistere con il governo regionale per la risoluzione del problema. L’avvocato Ovidio Bontempo ha in seguito premuto sul fatto che i Comitati devono partecipare alla stesura dei Piani Operativi Sanitari.

Alla fine, tutti i validissimi contributi sono confluiti in un’unica direzione e, come ha ben sintetizzato il dottor Giuseppe Pranzitelli, del gruppo Facebook “Voglio nascere a Termoli”, la battaglia per riprenderci ciò che ci è stato tolto, deve passare attraverso tre step. Il primo è rappresentato da un’azione di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, attraverso strategie comunicative efficaci, perché solo un popolo informato può mobilitarsi e divenire una forza capace di difendere i propri diritti; il secondo passo rientra, invece, nella dimensione politica, poiché è indispensabile contrastare ogni atto politico teso ad accrescere e favorire il privato accreditato a discapito e a spese della sanità pubblica; infine, va interpellata la magistratura competente, impugnando ogni atto politico e aziendale teso a mortificare la sanità pubblica molisana, al fine di tutelare il diritto alla salute costituzionalmente sancito. Dunque, un incontro fruttuoso, all’insegna di idee condivise e, soprattutto, senza colori politici, dove si è giunti a proposte concrete e che si è concluso con l’annuncio di due importanti appuntamenti a cui tutti i cittadini molisani sono invitati a partecipare. Infatti, il 30 luglio, alle ore 10:30, si terrà il Consiglio Regionale monotematico sulla sanità, mentre il 31 luglio ci sarà, sempre sullo stesso tema, il Consiglio Comunale presso il Comune di Termoli.

Unica nota stonata è stata l’assenza dei sindaci, a iniziare dal Sindaco di Larino Giuseppe Puchetti. Un forum così importante meritava l’attenzione dell’amministrazione comunale, soprattutto della città frentana, che ha vissuto e sta vivendo la chiusura del Vietri.

Anna Maria Di Pietro90 Posts

Nata a Roma (Rm) nel 1973, studi classici, appassionata lettrice e book infuencer, si occupa di recensioni di libri e di interviste agli autori, soprattutto emergenti.

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