Nuovo Governo

di Angelo Primiani

Ho appena espresso il mio voto su Rousseau. Ho votato Sì alla nascita del nuovo Governo e l’ho fatto per una serie di ragioni.
Innanzitutto, credo sia necessario da parte di una forza politica responsabile, che poco più di un anno fa ha ottenuto 1/3 della fiducia degli italiani, farsi carico dei problemi e assicurare con responsabilità istituzionale la nascita di un nuovo Governo in grado di assolvere ai problemi urgenti che attanagliano il Paese, a partire dalla prossima manovra economica per scongiurare l’aumento dell’iva.
In secondo luogo, ho votato sì perché credo che in una democrazia parlamentare come la nostra e con una legge elettorale di matrice proporzionale, è impensabile immaginare un’unica forza al comando.
In terzo luogo, sono convinto che andando a votare in questo momento, non faremmo altro che gettare il Paese nel baratro, per poi ritrovarci, all’indomani del voto, con la stessa, identica situazione attuale e quindi con la reiterata necessità, da parte delle forze politiche, di cercare alleanze in Parlamento per assicurare un governo stabile.
In ultima istanza, sono convinto che al di là delle numerose politiche scellerate portate avanti dal PD negli ultimi anni, ci sono i margini e le persone giuste per lavorare su un programma comune di governo, in grado di affrontare le sfide epocali che ci aspettano e in grado di immaginare un futuro migliore per i nostri giovani.
Ed è proprio nei giovani amministratori, nei dirigenti locali, negli attivisti e nelle loro e nostre idee, che è riposta la mia speranza.
Rimettiamo al centro del dibattito politico le persone deboli, i lavoratori, il sud, le aree interne, l’ambiente. 
In questo momento gli italiani aspettano risposte e concretezza e su questi temi il confronto è possibile. 
Su di essi si può lavorare e si possono costruire cose importanti.

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