In base alla legge 107/15, il rapporto che si è venuto a costituire tra scuola e lavoro  – quest’ultimo inteso come canale per favorire l’apprendimento del giovane studente nell’ambito di determinate conoscenze applicative, esercitate in base a processi produttivi di beni o servizi che identificano in modo specifico l’ente pubblico/privato nel quale lo studente è impiegato – è stato sostenuto da politiche prive di un reale e concreto un programma formativo capace di stabilire un legame coerente e unitario tra percorso scolastico e esperienza di stage/tirocinio lavorativo nei diversi contesti aziendali e sistemi pubblici.

La risposta sulle carenze della legge 107/15 e su quelli che sono i reali bisogni educativi e formativi  del mondo scolastico, è venuta direttamente dagli studenti stessi che attraverso un’ampia rete informativa e organizzativa di carattere nazionale, rappresentata in particolare  dal movimento UDS (Unione degli studenti), hanno dato vita nelle ultime settimane in numerose luoghi e sedi istituzionali, associative e sindacali, grazie anche al contributo della CGIL nazionale, alla creazione di nuovi spazi per socializzare e rappresentare delle nuove idee assieme alle forze più vitali della società civile sul percorso alternanza-lavoro.