Il lavoro e i suoi diritti

Terminata la fase del Referendum sulla riforma costituzionale che ha visto una netta vittoria del No sul tentativo del Governo Renzi di modificare, in alcuni suoi aspetti, la Carta costituzionale della Repubblica italiana che seppur proponendo titoli giusti, attraverso l’azione democratica  del voto  – espressione della volontà popolare –  la maggioranza del NO ha voluto rimarcare che l’iniziativa  di riforma fosse profondamente sbagliata nel suo svolgimento e soprattutto nella sua impostazione di accentramento dei poteri dell’Esecutivo.

In  questo quadro, l’azione politica della CGIL volta a difendere i principi della costituzione italiana che rappresentano i capisaldi di una società che nonostante la complessità sociale prodotta dai fenomeni della disoccupazione e delle diseguaglianze intende ancora vivere in funzione dei valori civili e democratici, si è tradotta in una serie di iniziative che hanno contribuito ad alimentare nelle diverse sedi sindacali, istituzionali e negli stessi ambienti della società civile, dibattiti e discussioni attive finalizzati a delineare i motivi principali in base ai quali la riforma proposta dal Governo Renzi non avrebbe prodotto risultati positivi per l’intero paese, per la sua economia e per il mondo del lavoro.

Ed è in base ai risultati ottenuti dal Referendum del 4 dicembre 2016 che, come già citato prima, la chiara maggioranza del NO rappresenta un segnale nei confronti della politica di governo che da diverso tempo sembra distaccarsi dai reali problemi dei suoi cittadini, dei suoi lavoratori, lavoratrici, giovani, donne e  anziani.

Gennaro Pignalosa77 Posts

Nato a Torre del Greco nel dicembre 1975. Sociologo di formazione presso l'Università Federico II di Napoli, si è poi specializzato in discipline relative alle politiche e servizi sociali. Si occupa di orientamento universitario presso l'Università del Molise, dove collabora come assistente alla cattedra degli insegnamenti di: Sociologia e Processi di globalizzazione. Dal 2016 collabora con la rivista il Bene Comune. È impegnato in studi e ricerche sull'integrazione sociale, immigrazione e globalizzazione.

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