Giornali di partito/ Se Donato Toma firma gli editoriali di “Primo Piano”

Primo Piano è l’ultimo quotidiano cartaceo rimasto nelle edicole del Molise. Perciò leggerlo può essere anche una specie d’atto d’amore nei confronti di giornali cartacei purché, quale che sia la loro linea politica, non tradiscano quell’atto d’amore.

Chi ha avuto tra le mani l’edizione di Primo Piano del 2 giugno, Festa della Repubblica, si è trovato però dinanzi a un significativo cambiamento delle regole del gioco. Mentre una volta le dichiarazioni di Donato Toma trovavano largo spazio nella cronaca politica, dal 2 giugno appunto il presidente della Regione firma l’editoriale di prima pagina sotto la dicitura IL PUNTO (titolo: Un grande abbraccio tricolore).

A differenza dei quotidiani online che distribuiscono gli articoli con diversi criteri di priorità, tutti quelli cartacei, grandi, piccoli, nazionali e internazionali, sono condizionati da un format praticamente fisso secondo il quale gli editoriali sono affidati a giornalisti o pubblicisti che rappresentino coerentemente la linea politica di un giornale. Il 2 giugno, ad esempio, quelli di Repubblica e Corriere della Sera erano formati da due importanti giornalisti come Ezio Mauro e Carlo Verdelli.

Quando c’erano i veri giornali di partito nessuno si sorprendeva, anzi si aspettava, che gli editoriali di prima pagina fossero firmati dai leader del partito che li finanziava. Oggi non è più così e perfino quotidiani di destra come Il Giornale o Libero si spingerebbero a far firmare gli editoriali da Berlusconi, da Salvini o della Meloni.

Per carità, ognuno è libero di fare le sue scelte, e ci mancherebbe che Primo Piano non possa fare le sue. Però bisogna mettersi d’accordo: se il Punto di un giornale lo fa un editoriale firmato Donato Toma, si torna ai tempi di Pietro Nenni che firmava editoriali (indimenticabili) sull’Avanti e di Palmiro Togliatti che sull’Unità dettava (seguitissimo) le linee del partito.

Niente da eccepire che lo faccia Primo Piano, anzi dobbiamo riconoscere al nostro unico quotidiano cartaceo l’onestà di aver finalmente esplicitato con chiarezza la sua affiliazione politica. E non ci meraviglieremmo affatto, anzi lo auspichiamo, che oltre a Toma i prossimi editoriali siano firmati direttamente da Patriciello. L’unico appunto andrebbe casomai rivolto ai loro ghostwriters, affinché non infliggano ai lettori editoriali senza sale, pepe e retorica.

Postilla* – Sempre il 2 giugno, Primo Piano ha pubblicato, pag. 5, questo (scandaloso) elenco alfabetico di nominati Cavalieri al merito della Repubblica: “Andrea Bolognesi, il consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti del Molise nonché professore di musica Vincenzo Cimino, Giuseppe Di Nonno, Giorgio Felici, Emanuele Gaeta, Biagio Galletta, Giuditta Lembo, Carlo Petti, Michele Carmine Tartaglia, Lino Tomizzi”. L’unico a beneficiare di una qualificazione – che di per sé non è fonte di onoreficenza – è il “cons. naz. OdG Molise, nonché prof. ecc. ecc.!

Giuseppe Tabasso331 Posts

(Campobasso 1926) ha due figli, un nipotino e una moglie bojanese, sempre la stessa dal 1955. Da pianista dilettante formò una band con Fred Bongusto. A suo padre Lino, musicista, è dedicata una strada di Campobasso. Il Molise è la sua Heimat. “Abito a Roma - dice - ma vivo in Molise”. Laureato in lingua e letteratura inglese, è giornalista professionista dal 1964. Ha iniziato in vari quotidiani e periodici (Paese sera, La Repubblica d’Italia, Annabella, Gente, L’Europeo, Radiocorriere). Inviato di politica estera per il GR3 della RAI, ha lavorato a Strasburgo e Bruxelles, a New York presso la Rai Corporation e a Londra e Colonia per le sezioni italiane della BBC e della Deutschland Funk. Pubblicazioni: Il settimanale con Nello Ajello (Ediz. Accademia, Roma 1978); Facciamo un giornale (Edizioni Tuttoscuola, Roma 2001); Il Molise, che farne? (Ed. Cultura & Sport, Campobasso 1996); per le Edizioni Bene Comune; Post Scriptum, Prediche di un molisano inutile ( 2006); Gaetano Scardocchia, La vita e gli scritti di un grande giornalista (2008); Moliseskine (2016). In corso di pubblicazione Fare un giornale, diventare giornalisti, Manuale di giornalismo per studenti, insegnanti e apprendisti comunicatori.

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