Trasporti molisani: maggioranze…(ma de che?)

di Carmine Mastropaolo*

In questa domenica pre natalizia, oltre ai centri commerciali, è rimasta aperta anche la sede del consiglio regionale. Ad accomunare i due luoghi è il fatto che in entrambi i casi si confezionano pacchi.

Ma veniamo alle cronache del parlamento molisano. L’argomento (ostico, importante e delicato) della discussione è stato quello del bando di gara per l’assegnazione ad un gestore unico del servizio su gomma, attualmente svolto da 29 diverse aziende.

Il ministero dei trasporti impone, a tutte le regioni, questo ammodernamento, pena la riduzione del contributo statale per lo svolgimento del trasporto pubblico locale (tpl). La politica nostrana si è dunque misurata sulle innovazioni da apportare allo squinternato mondo del trasporto su gomma.

Il dibattito che ne è seguito ha dimostrato che c’è ancora tanta strada da fare e che i pendolari molisani dovranno soffrire per tanto tempo ancora. Alla base di tanto pessimismo c’è l’evidenza che chi deve progettare il servizio ed affidarlo a qualche impresa non sia tanto libero nelle scelte.

Ho seguito i lavori dell’intera giornata, in una sala che, partendo dal crocifisso, vedeva presente: la presidenza, la giunta, la maggioranza, l’opposizione, i tecnici dell’assessorato competente, la stampa, il pubblico composto da lavoratori, rappresentanti dei lavoratori e tante forze dell’ordine, scarsa la presenza di pendolari (ma c’è da capirli, visto il tempo che sacrificano all’argomento durante la settimana).

Il livello della discussione che è scaturita è stato decisamente basso con qualche eccezione di cui non riferirò per non schierarmi politicamente in questo resoconto, perché quello che mi preme rimarcare è che dei 29 imprenditori non c’era nessuno, ma era come se controllassero tutto da remoto. Questo regista occulto ha storicamente deciso le sorti del settore. Qualche consigliere l’ho anche ammesso durante il dibattito.

La maggioranza è andata sotto, sono volati stracci, la tensione si tagliava con il coltello e mi accorgo che è difficile fare il resoconto di un momento vuoto. Perché lo scopo di ogni novità che arriva: dal ministero, dall’agenzia di regolamentazione dei trasporti, dall’Unione Europea o da qualsiasi altro soggetto istituzionale, è quello di resettare, ammodernare e migliorare la qualità del servizio.

Il fine di ogni delibera è quello di ridurre la distanza tra chi legifera e chi usufruisce dei servizi.

L’amministratore molisano non è al passo con i tempi e continua a fare quello che ha sempre fatto, infischiandosene delle novità sopraggiunte. Ecco perché lancio un appello accorato ad intellettuali, persone di buona volontà informate sui fatti, ad associazioni e reti di consumatori a partecipare alla vita pubblica, smettiamola di delegare a persone che non potranno mai farcela.

“Aiutiamoli a casa loro” suona beffardo per un profugo che ha avuto la sua casa svaligiata dal primo mondo, è invece attualissimo se riferito a chi ci amministra così maldestramente. Anche perché so per certo che da soli non potranno mai farcela. Ne ho avuto dimostrazione domenica 22 presso la sede del consiglio regionale.

p.s. in questo breve resoconto ho rinunciato all’uso delle lettere maiuscole perché sono veramente deluso dalla pochezza delle nostre istituzioni regionali.

*ferroviere, sindacalista e pendolare.

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