Regionalismo differenziato. Un grande pericolo per il Molise

di Micaela Fanelli

Un “regalo di Natale” pericolosissimo per il Sud Italia e il Molise in particolare, quello che il Governo giallo verde si appresta a fare.

Tra i punti all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri convocato per oggi pomeriggio, con la colpevole genuflessione politica dei 5 Stelle che hanno ceduto all’ennesimo ricatto politico di Salvini, c’è infatti il primo cavallo di battaglia della Lega Nord, quello di riconoscere alle Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna maggiori competenze legislative e finanziarie. Si tratta del cosiddetto regionalismo a geometria variabile, che smonta il principio costituzionale di equità orizzontale, strappando in due il Paese.

Cosa significa nello specifico? Che le tre grandi Regioni del Nord avrebbero – se si riuscirà a varare la legge dopo la ratifica dell’accordo – competenza rinforzata e maggiori risorse per tutte le 23 materie consentite dalla Costituzione (due esempi su tutti, la scuola e la sanità). E questo amplierebbe a dismisura il divario Nord-sud, che in economia ha già ricominciato ad ampliarsi, come la Svimez ci testimonia (per stare al solo dato degli occupati, il nord ha recuperato i livelli pre crisi, mentre il sud segna quasi 400mila occupati in meno del 2008: noi con un tasso di occupazione pari al 44% e nord pari al 66%).

Una questione che sta passando sotto il silenzio generale, di cui la classe politica locale non sembra aver compreso la portata ed il pericolo. Gli esponenti locali della maggioranza di governo, ed in particolare quelli che fanno riferimento alla Lega, hanno capito che significherebbe spazzare via il Molise? Non mi pare. E se lo hanno capito, perché tacciono? E non mi nascondo, non faccio tattica politica “dimenticando” che tra le regioni interessate c’è l’Emilia-Romagna guidata dal centrosinistra. Sono e resto contraria, perché il regionalismo differenziato sarebbe devastante per il Molise e tutto il meridione d’Italia.

Per questo, per rompere il silenzio, per capire chi avrà il coraggio di contrastare questo scellerato intendimento del Governo, presenteremo una mozione urgente per interessare il Consiglio regionale. E attiveremo altre iniziative pubbliche per aumentare la consapevolezza e svegliare dal torpore il Governo regionale. Spero così che il Presidente Toma, che sul tema della fiscalità ha tutte le competenze per poter comprendere la gravità della situazione, si attivi, a nome di tutti i molisani, chiedendo maggiore rispetto per la nostra regione, che più di tutte rischia di essere penalizzata da questo governo a trazione nordista. Ai colleghi pentastellati regionali chiedo di aiutarci in questa battaglia e ai parlamentari regionali tutti di far mancare la fiducia politica a un Governo che con questo atto certificherebbe la chiusura della nostra regione.

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