Nuovi trasporti per un nuovo Molise

Ieri pomeriggio a Campobasso, promosso da CGIL, CISL e UIL, con la presenza dell’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Niro e della struttura tecnica della Regione, si è tenuto un incontro pubblico sul problema urgentissimo dei trasporti

di Paolo Di Lella

Non poteva esserci sede più opportuna del Dopolavoro ferroviario per ospitare il Convegno organizzato dalle categorie dei trasporti di Cgil, Cisl e Uil sul tema – davvero centrale per il Molise – dei trasporti, intitolato per l’appunto “Il sistema circolatorio per un nuovo Molise: la voce a lavoratori, studenti, utenti”.

Come si evince dal titolo, l’intenzione degli organizzatori è stata quella di affrontare il problema dal punto di vista degli utenti, dei cittadini, nella convinzione che nessuno più di loro abbia contezza dei disagi che affliggono il servizio pubblico in questo ambito, e che soltanto con un approccio dal basso si possano risolvere al meglio le criticità che imbrigliano il trasporto pubblico molisano.

Questo orientamento è stato ribadito da Antonio Ruggieri che ha moderato il dibattito; più specificatamente Franco Rolandi, segretario della FILT CGIL Abruzzo e Molise, ha introdotto i lavori dell’incontro e ha offerto alcuni spunti che sono stati ripresi e approfonditi nel prosieguo dell’iniziativa. L’incidenza negativa che potrebbe avere l’eventuale attuazione dell’autonomia differenziata promossa dalla Lega, l’esiguità della cifra destinata al Molise dal Fondo Nazionale dei Trasporti, il taglio di 300 mln previsto nell’ultima finanziaria e, infine, la percezione che il sistema attuale costituisca un pozzo senza fondo in cui si disperdono ingenti porzioni di denaro pubblico, sono stati gli elementi sui quali ha incardinato il suo intervento il rappresentante della Cgil.

Quindi è stata la volta dell’assessore regionale al ramo Vincenzo Niro, al quale è stato concesso di intervenire prima del previsto, per consentirgli di presenziare ad un incontro con l’assessore ai trasporti della Regione Abruzzo, per mettere a fuoco e risolvere la situazione di gravissima difficoltà che stanno vivendo gli operai che ogni mattina devono raggiungere il loro posto di lavoro nella Val di Sangro. Niro ha esordito riferendo di aver trovato all’inizio del suo mandato somme sufficienti per coprire non più di 4/12 delle mensilità previste dal contratto di servizio che impegna la Regione Molise con Trenitalia e con le 29 ditte che gestiscono il trasporto su gomma. Ha raccontato di avere incontrato difficoltà nel reperire figure professionali in grado di redigere il nuovo piano della mobilità e dei trasporti fermo al 2002. Ha rilevato poi il problema relativo al parco automezzi ormai obsoleto.

Riguardo ai trasporti su ferro, invece, ha annunciato diversi progressi per quanto concerne il tratto ferroviario Campobasso-Termoli che riaprirà a breve; il completamento della metropolitana leggera entro l’anno in corso; l’elettrificazione del tratto Campobasso-Roccaravindola entro la fine del 2022; il collegamento, tramite macchine ibride, consentirà di arrivare da Campobasso a Roma in poco più di due ore.

Mentre parlava Vincenzo Niro, con un po’ di ritardo – comprensibile per via della campagna elettorale che lo vede impegnato – è giunto in sala il sindaco Antonio Battista. Neanche il tempo di accomodarsi in platea che Ruggieri lo chiama ad avvicendarsi con l’assessore che aveva appena terminato il suo intervento. Battista dunque prende la parola per i consueti saluti istituzionali e per una ricognizione delle necessità annose del trasporto pubblico del capoluogo regionale.

Tanto è bastato, tuttavia, ad un giornalista della Nuova Gazzetta molisana, Adalberto Cufari (che però preferisce schermarsi dietro allo pseudonimo “Dardo”), per ipotizzare, da parte degli organizzatori, un’improbabile assist al sindaco uscente e, contraddittoriamente, all’esponente della Giunta regionale che però fa parte del campo di centrodestra. L’articolo è uscito, tra l’altro, quando il dibattito era ancora in corso… Una reattività sorprendente da parte del veterano Dardo; come se fosse intervenuto per servire interessi e obiettivi del tutto estranei alla razionalizzazione e all’efficientamento del sistema di trasporto pubblico regionale…

Giuseppe Sardo, segretario della Fit Cisl, ha detto chiaramente che l’attuale sistema è funzionale esclusivamente alle imprese che lo gestiscono, strappando gli applausi ai lavoratori presenti. Le imprese – ha continuato il sindacalista – fanno resistenza a qualsiasi tentativo di razionalizzazione e usano i lavoratori come arma di ricatto nei confronti della Regione per ricevere i rimborsi per il servizio prestato, con una documentazione non sempre controllata con puntualità. Che razza di imprese sono? Come può la Regione continuare ad appiattirsi sulle richieste illegittime di queste aziende? Domande che Sardo fa precedere ad una fosca previsione sull’attesissimo bando che dovrebbe assegnare a un unico soggetto, il compito di organizzare e gestire il trasporto pubblico molisano; “ questo bando non si farà mai”, ha concluso il segretario di categoria.

Subito dopo ha parlato Carmine Mastropaolo, segretario della UILT Molise. Mastropaolo, che lavora per le ferrovie, ha giustamente sottolineato che il Molise è una regione sbilanciata sulla gomma, in un momento storico in cui il treno torna di attualità come si può evincere dal recente acquisto, da parte di Amazon, di vetture adatte a viaggiare sull’alta velocità dei binari, per il trasporto delle sue merci. Il sindacalista della UIL ha anche stigmatizzato con ironia l’allusione, che talvolta i politici fanno per fini elettorali, alle grandi opere aeroportuali e marittime. Abbiamo bisogno più che altro di utenti competenti, perché questi ultimi sono portatori di una visione molto più innovativa di quella portata avanti da chi ci governa. È un po’ come – ha scherzato Mastropaolo con la sua consueta brillantezza dialettica – se i cittadini volessero vedere “Blade runner” e invece gli si ammannisse “La corazzata Potemkin” senza remissione.

Oriana Leone ha parlato in rappresentanza dell’Unione regionale degli studenti. Ha posto l’accento sulla spesa annua che gli studenti pendolari sono costretti ad affrontare, di circa 300 euro, oltre a richiamare opportunamente l’attenzione sull’incidenza che un sistema inefficiente di trasporti ha sull’isolamento delle aree interne. Infine, la rappresentante dell’UDS ha richiamato la necessità di superare il ricatto tra esigenze degli utenti e diritti dei lavoratori.

Sono poi intervenuti Roberto Quintiliani, lavoratore dell’indotto Sevel che ogni giorno è costretto a raggiungere con mezzi proprio il posto di lavoro distante 200 km dalla propria residenza; Jula Papa segretaria regionale di Cittadinanzattiva, ha dichiarato la disponibilità della sua associazione ad organizzare una rappresentanza degli utenti del servizio di trasporto, come fa da tempo nella sanità con “il tribunale per i diritti del malato” e nella scuola con i comitati per la verifica strutturale degli edifici. Pio Amore, dirigente della struttura regionale dei trasporti, con un garbato intervento, si è dichiarato disponibile a instaurare un rapporto collaborativo con le parti sociali, per risolvere gli annosi problemi rappresentati a più voci nel corso della serata. Il dirigente regionale ha voluto sottolineare l’importanza della partecipazione delle rappresentanze dei cittadini all’elaborazione delle strategie d’erogazione dei servizi e della legalità che la deve presidiare a tutela dell’interesse collettivo. Bisogna procedere con la pianificazione e con i controlli che non sono stati fatti finora, ha ammonito il responsabile tecnico della Regione, che poi ha continuato ricordando che per fare bene basterebbe attenersi a quanto prescrive la normativa nazionale e comunitaria.

Le conclusioni sono state affidate a Gianni Notaro, segretario della CISL dell’Abruzzo e del Molise.

Da quando era assessore ai trasporti Michele Iorio abbiamo confezionato solo sconfitte, ha esordito. In realtà le soluzioni erano pronte già da allora. L’esempio concernente le fermate aziendali nella Val di Sangro è paradigmatico di come siamo messi, ha proseguito Notaro. Le aziende non riescono a mettersi d’accordo con chi gestisce il servizio e a pagare sono i lavoratori che, a proposito di sicurezza, si sono trovati costretti talvolta a scendere dall’autobus in mezzo all’autostrada, perché l’autobus sul quale viaggiavano era andato a fuoco. Oggi abbiamo a disposizione tutti gli strumenti per sottrarci al ricatto delle aziende, per migliorare il servizio e renderlo efficiente. La Regione ha il dovere di sovraintendere alla materia sottraendosi agli interessi di parte, con obiettivo di agire nell’interesse collettivo.

I trasporti rappresentano un settore essenziale, strategico, del nuovo modello di sviluppo che Cgil Cisl e Uil hanno esemplificato in un documento articolato in 14 punti, presentato alla Regione Molise; si possono trasformare radicalmente risparmiando risorse e migliorando il servizio. Il sindacato perseguirà questa feconda prospettiva in collaborazione attiva e interlocutoria con la rappresentanza degli utenti che si sta riorganizzando a cura di iniziative differenti messe in campo anche in questi ultimi giorni.

Paolo Di Lella100 Posts

Nato a Campobasso nel 1982. Ha studiato filosofia presso l'Università Cattolica di Milano. Appena tornato in Molise ha fondato, insieme ad altri collaboratori, il blog “Tratturi – Molise in movimento” con l'obiettivo di elaborare un’analisi complessiva dei vari problemi del Molise e di diffondere una maggiore consapevolezza delle loro connessioni. Dal 2015 è componente del Comitato scientifico di Glocale – Rivista molisana di storia e scienze sociali (rivista scientifica di 1a fascia), oltre che della segreteria di redazione. Dal 2013 è caporedattore de Il Bene Comune e coordinatore della redazione di IBC – Edizioni. È autore del volume “Sanità molisana. Caccia al tesoro pubblico”. È giornalista pubblicista dal 2014

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