Modelli teorici sull’integrazione sociale dei migranti: l’approccio tedesco

Il modello di integrazione tedesco (approccio gastarbeiter che tradotto significa lavoratore ospite), (Tarozzi, Mancini 2009), si basa sul valore economico riconosciuto al migrante che è occupato nel mercato del lavoro tedesco, dove tale posizione sociale è funzionale al sistema economico nazionale ma solo in periodi di benessere socio-economico.

In realtà il sistema del lavoratore ospite rappresenta uno strumento che consente alla società tedesca di creare coesione sociale a livello nazionale, il migrante interessato a sperimentare percorsi di integrazione in terra di Germania può godere di servizi, diritti e tutele che gli vengono pubblicamente riconosciuti, questo accade perché egli costituisce una risorsa preziosa in termini di ricchezza materiale e economica, ma tale condizione si ribalta nel momento in cui si rilevano fenomeni di recessione economica caratterizzati dallo stato di disoccupazione del migrante, in questo caso il sistema tedesco ha creato dei vincoli giuridici e sociali che gli permettono facilmente di non riconoscere più i benefici e servizi al migrante, giustificando la politica del rimpatrio nella sua società di provenienza.

Gennaro Pignalosa77 Posts

Nato a Torre del Greco nel dicembre 1975. Sociologo di formazione presso l'Università Federico II di Napoli, si è poi specializzato in discipline relative alle politiche e servizi sociali. Si occupa di orientamento universitario presso l'Università del Molise, dove collabora come assistente alla cattedra degli insegnamenti di: Sociologia e Processi di globalizzazione. Dal 2016 collabora con la rivista il Bene Comune. È impegnato in studi e ricerche sull'integrazione sociale, immigrazione e globalizzazione.

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