Mario Balotelli, la partita del…coro

 

di Anna Maria Di Pietro

 Dopo le partite del cuore, a scopo di beneficenza, prendono sempre più piede le partite dei cori, quelli razzisti. È successo di nuovo al Bentegodi di Verona, durante la disputa contro il Brescia, quando i tifosi di casa hanno iniziato con i loro “buu” rivolti a Balotelli, il quale non è nuovo a queste becere manifestazioni da parte di certa tifoseria. La partita è stata sospesa per soli quattro minuti, per poi riprendere regolarmente, con la sconfitta del Brescia. Dopo il danno, anche la beffa! Al di là del provvedimento insensato e poco efficace, preme sottolineare le varie reazioni al comportamento inqualificabile dei tifosi.

Accanto ai tanti messaggi di solidarietà, tra i quali un bellissimo video in cui alcuni bambini africani hanno dimostrato tutto il loro affetto al campione, molte sono state le critiche, accompagnate da sterili tentativi di giustificazione del grave atto. Il presidente del Verona ha minimizzato l’accaduto, affermando che i tifosi della sua squadra “hanno un modo particolare di sfottere gli avversari”, carico di ironia, insomma, aggiungendo che il razzismo non esiste, almeno relativamente alla sua presidenza. A queste parole, hanno fatto eco quelle del Sindaco della città scaligera Federico Sboarina che, presente allo stadio, non avrebbe udito cori, e che ha attaccato il calciatore per aver innescato una gogna mediatica fondata sul nulla, che ha diffamato la sua città. E così, il consigliere Andrea Bacciga, esponenete della Lega, ha presentato una mozione “di condanna politica” per chi diffama la città di Verona. In questo “bel quadretto”, non potevano mancare le dichiarazioni di Castellini, capo ultras e coordinatore di Forza Nuova per il nord che, sdrammatizzando l’accaduto, ha anche accusato Balotelli di aver esagerato poiché, “essendo un campione ormai finito”, avrebbe preso al volo l’occasione per averne un ritorno di immagine. Ha aggiunto poi che anche l’Hellas ha un “nero” in squadra, il quale viene applaudito quando gioca bene. Un atteggiamento da “Regina Elisabetta che allo zoo butta le noccioline alle scimmie”. Commenti che non meritano neppure aggettivi, ma che, purtroppo, non stupiscono più di tanto, perché sono lo specchio di un’Italia che politicamente, almeno in parte, sta andando in questa oscura direzione. Se un intero schieramento politico, quello di centrodestra, si può permettere di restare seduto dinanzi alle dichiarazioni della Senatrice a vita Liliana Segre e a Salvini è stato concesso di seminare odio, tutti si sentono in diritto di esternare le proprie opinioni razziste. Del resto, il razzismo, come il fascismo, non sono mai stati debellati e oggi stanno riprendendo più forza che mai, visto l’avallo di certi “politicanti” da quattro soldi.

Anna Maria Di Pietro90 Posts

Nata a Roma (Rm) nel 1973, studi classici, appassionata lettrice e book infuencer, si occupa di recensioni di libri e di interviste agli autori, soprattutto emergenti.

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