Intervista esclusiva alla casalinga di Voghera
di William Mussini
Sono in procinto di incontrare, per l’agognata intervista, la famosa, anzi famosissima casalinga di Voghera, con la quale ho scambiato diverse mail, prima di riuscire ad accordarci.
Il nostro incontro, più volte rimandato per impegni sopraggiunti all’ultimo momento, si realizza oggi, grazie al sacrificio del sottoscritto che si è recato di buon mattino a Voghera e a proprie spese, per non lasciarsi scappare l’opportunità.
Il mio stupore è grande, quando, inaspettatamente ad aprirmi la porta di casa, si presenta un uomo sulla cinquantina, grigio e stempiato, corpulento, con indosso un grembiule da cucina. La meraviglia è ancora maggiore quando mi dice di essere proprio lui, Mario Rossi, la celebre casalinga di Voghera.
Rotti gli indugi e ripresomi dall’imbarazzo, sorseggiando una Fanta sgasata, seduto comodamente in salotto sul divano di velluto rosso pervinca, mi accingo a porre le prime domande che, nel frattempo, ho dovuto in qualche modo rimodulare, alla luce dell’inaspettata rivelazione.
Dunque, Mario, sappiamo entrambi che l’origine del detto casalinga di Voghera pare risalire alla vicenda della scrittrice Carolina Invernizio, nata a Voghera nel 1851, la quale, dopo aver mostrato, sin da scolara, l’intenzione di seguire la sua passione per la scrittura, fu oggetto di discredito e dileggio da parte della società maschilista e conformista di allora. Nonostante la Invernizio si affermò in seguito come una apprezzata scrittrice di romanzi, divenne presto un’abitudine qualificare la signorina Carolina come la casalinga di Voghera, oppure la Carolina di servizio, per poi estendere lo scherno dialettico ad una intera categoria di supposte donne di casa un po’ sui generis.
Vuoi spiegarci, innanzitutto, come mai, oggi, sei tu, un maschio italiano medio, ad aver assunto il ruolo di celebrità indiscussa del trash nazionalpopolare?
Mario: “Non saprei. Non ho particolari interessi o passioni, quindi non vedo perché mi vorresti assimilare alla figura storica della scrittrice Invernizio. Io in realtà svolgo una vita semplice: al mattino mi alzo e faccio colazione con i tegolini al cacao e il Parmalat, poi controllo il mio profilo facebook, leggo il quotidiano La Repubblica, porto i ragazzini a scuola, vado in ufficio, chiacchiero con i colleghi del più e del meno, nel tardo pomeriggio torno a casa e faccio compagnia a mia moglie davanti alla TV”.
Ricordo che, nel 1966, il servizio opinioni della Rai, realizzò un’inchiesta per accertare la capacità di comprendere alcuni termini da parte dell’italiano medio, cioè, ad esempio, quante delle parole usate nel linguaggio politico fossero davvero comprensibili per il telespettatore italiano. Gli intervistati, presi a campione in tutta Italia, dovevano rispondere dando la definizione di alcuni termini inerenti al mondo della politica. Dai dati dell’inchiesta emerse che i tassi di comprensione meno elevati furono riscontrati nella zona di Voghera. È forse questo il motivo per cui la casalinga di Voghera, cioè tu, Mario Rossi, assume ancora oggi il rinnovato ruolo di capro espiatorio del qualunquismo, per giustificare beffardamente linsipienza della classe media italiana?
Mario: “Io non credo di essere ignorante! Tu mi stai chiedendo se sono fra quelli che non capiscono il linguaggio della TV, o dei politici in TV? No! Non lo sono! Ti posso invece garantire che, grazie alla televisione, ho acquisito negli anni la capacità di divertirmi innanzi tutto, e poi di sapere esprimere la mia opinione su diversi argomenti anche seri e complessi”.
Mi prendi alla sprovvista Mario! Mi tocca chiederti a questo punto quali sono i tuoi punti di riferimento. Che programmi guardi solitamente? Con quali informazioni e quali insegnamenti costruisci la tua coscienza di cittadino italiano?
Mario: “Innanzi tutto prendo per buono ciò che ha a che fare con l’evidenza e l’ovvietà. Cioè, non perdo il tempo in autonomia nel cercare di capire il mondo, ci sono già persone autorevoli, molto preparate e di successo, che mi dicono come pensare e come agire. Basta guardare Fabio Fazio la sera su rai tre, per apprendere, ad esempio, le ultime novità che riguardano il progresso medico-scientifico: stimo moltissimo il prof. Burioni, che da mesi ci spiega come gli scienziati ed i virologi ci stanno salvando la vita.
Poi guardo su La7 la simpaticissima Marta Merlino che, ricordo quando domandò allo scienziato Galli se fosse opportuno o meno abbassare la mascherina durante la masticazione, ed anche la Gruber che, oltre ad essere una donna niente male, è una conduttrice elegante, seria e imparziale. Posso ben dire che durante la settimana guardo quasi tutti i talk show di approfondimento politico-sanitario, riservandomi qualche distrazione con le partite e i programmi Mediaset. Mi piacciono molto anche il giornalista Scanzi e la bellissima quanto intelligente e preparata Selvaggia Lucarelli.”
Perdonami se ti interrompo. Mi stai dicendo che la tua attuale condizione di telespettatore medio italiano è costantemente alimentata dagli ‘autorevoli’ personaggi del mainstream che, bene o male, tutti portano avanti da anni, con un identico linguaggio, il medesimo discorso conformista e interessato. In buona sostanza, per essere come te, casalinga di Voghera contemporanea, basta uniformarsi a ciò che la maggioranza dice ed a ciò che la maggioranza fa!?
Mario: “Certo! Non sono mica di quelli che pensano in modo critico, o che cercano su internet le notizie complottiste. Per avere ben chiaro il quadro della situazione, a me basta guardare il TG1, oppure Enrico Mentana. Pensa, ad esempio, alle ultime notizie sul pericolo neofascismo in Italia. È chiaro che, guardando i TG di tutte le reti, un pericoloso gruppo di vecchi e nuovi fascisti sta alla guida di questi idioti novax, per dirla come il giornalista Michele Serra, che continuano a rompere le scatole nelle piazze perché non hanno il coraggio di farsi il vaccino o perché non vogliono farsi i tamponi per lavorare. Anche il Ministro degli interni l’ha confermato! Persino Draghi è andato a trovare Landini dopo l’assalto squadrista, per esprimere solidarietà al sindacato; un gesto da grande statista che forse non ha precedenti nella storia italiana”.
Mi tocca di nuovo interromperti. Mi stai dicendo che non ti è mai venuto in mente un pensiero discordante rispetto alla narrazione televisiva? Davvero credi che il complottismo sia un fenomeno legato alle fake news? Hai mai letto il libro ‘La bestia’ dell’ex magistrato Carlo Palermo che tratta le stragi del ’92-93′ e dei mandanti occulti? Non hai contezza, ad esempio, che in Italia, la storia recente dell’eversione è lastricata di torbidi accordi fra estremisti e agenti dei servizi segreti? di stragi impunite, di trattative e compromessi fra lo Stato e la malavita? Ti sei chiesto come mai ogni qual volta sorgono nuove istanze libertarie, solitamente da una parte minoritaria della popolazione, spuntano fuori gli estremisti di destra o di sinistra, a seconda della esigenza governativa contingente?
Ricordi, o meglio, sei a conoscenza di quanto avvenuto in Italia negli Anni di Piombo? Lo sai che cosa successe a Genova durante il G8 nel 2001? Lo sai chi era e cosa ha fatto il Prefetto Arnaldo La Barbera? Ricordi che, allora, a Genova, i celerini si davano la carica intonando cori fascisti prima di intervenire a suon di manganellate contro persone inermi e pacifiche? Non credi che ci sia stato e che ci sia tutt’ora, in Italia, un utilizzo strumentale degli opposti estremismi? I TG che ti raccontano la verità non ti hanno mai detto che esistono gli infiltrati fra manifestanti? Ricordi i Black Blok di Genova? Pensi fossero lì per fare il bene della causa antiglobalista?
Mario: “Troppe domande tutte insieme. Perdonami ma mi sono perso nei tuoi vaneggiamenti. Io non metto in discussione le autorità! Non posso pensare che un Ministro della Repubblica possa mentire in Parlamento e alla Nazione. Se il Ministro ci dice che l’agente in borghese era lì a controllare la forza ondulatoria dell’automezzo, allora ci dobbiamo credere! Ho creduto sempre a tutto ciò che ci è stato detto, sin dall’inizio: ho cantato sopra i balconi a marzo 2020, ho messo la mascherina anche al parco e in auto da solo, ho rispettato le distanze anche con i miei amici e parenti, ho denunciato chi impunemente passeggiava col cane oltre il limite consentito, ho rispettato i dpcm di Conte e di Draghi, mi sono vaccinato convintamente per immunizzarmi e proteggere me stesso e gli altri. Sono soprattutto schierato con chi ci governa e ci protegge, a prescindere da quello che dicono gli oppositori politici, sto sempre e comunque dalla parte degli oppressi e dei deboli! Vedo il mondo da una sola direzione, le sfumature ed i dettagli pruriginosi li lascio ai complottisti da tastiera”.
Quindi Mario, casalinga di Voghera, sempre fedele alla ideologia e non alla verità dei fatti, mi stai dicendo che: se nell’Italia odierna ci fosse stato un Salvini qualunque al posto di Draghi, in seguito alle ultime spregevoli vicende di piazza, come quelle che hanno visto il perpetrarsi di azioni violente delle forze dell’ordine contro manifestanti inermi, non avresti in nessun caso gridato allo scandalo e chiesto immediatamente le sue dimissioni insieme a quelle dei suoi ministri?
Mario: “Tu stai dalla parte dei fascisti! Non ho intenzione di continuare l’intervista! Immagino che tu sia anche uno di quelli che odia il green pass, che paventa l’emergenza democratica e l’avvento di una dittatura sanitaria. Quelli come te sono ridicoli, sono egoisti e potenziali untori, sui social ci divertiamo a prenderli in giro e sinceramente, auspico, come dice il buon Scanzi, di vedervi morire tutti come mosche, prima o poi”.
Bene Mario, possiamo certamente chiudere qui la nostra chiacchierata, ti ringrazio per avermi concesso parte del tuo tempo prezioso e ti ricordo che fra pochi minuti potrai sintonizzarti sul tuo programma preferito, propaganda live. Voglio comunque lasciarti con un augurio: spero davvero che presto ti ritroverai a fare i conti con le tue ipocrisie e le tue contraddizioni, forse solo in quel caso potrai tornare ad essere l’uomo libero che in un giorno nefasto ha consapevolmente assunto il ruolo di casalinga di Voghera dell’era covidiana, ruolo di chi abdica al proprio arbitrio per paura di morire, in ossequio al perbenismo dei nuovi servi; ruolo che piace tanto, tantissimo ai padroni di sempre.
William Mussini76 Posts
Creativo, autore, regista cinematografico e teatrale. Libertario responsabile e attivista del pensiero critico. Ha all'attivo un lungometraggio, numerosi cortometraggi premiati in festival Internazionali, diversi documentari inerenti problematiche storiche, sociali e di promozione culturale. Da sempre appassionato di filosofia, cinema e letteratura. Attualmente impegnato come regista nella società cinematografica e teatrale INCAS produzioni di Campobasso.
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