Le sale restano aperte e sono sicure!

di Francesco Vitale

Sono quasi due anni, ormai, da quando la pandemia da Covid 19 è diventata la protagonista delle nostre vite: per quanto si voglia provare ad affrontare la quotidianità in maniera più o meno ordinaria, siamo sempre costretti a considerare le limitazioni, le prescrizioni e le indicazioni volte a controllare i contagi.
Per molti mesi, le restrizioni hanno avuto ad oggetto lo spettacolo dal vivo e le sale cinematografiche, fiaccando un settore già fortemente indebolito negli ultimi anni. Dal mese di dicembre 2021 il governo ha deciso di consentire nuovamente l’accesso alle sale al 100% della capienza, ritornando, almeno dal punto di vista teorico, alla normalità.

Non tutti i Paesi hanno puntato sulla cultura in questa fase della pandemia. È di questi giorni la notizia di una singolare protesta messa in atto dai musei e dai centri culturali olandesi: i luoghi dell’arte ospitano estetisti, acconciatori e maestri di fitness, a simboleggiare l‘incongruenza della scelta dei Paesi Bassi, in cui possono restare aperti i centri estetici, i parrucchieri, le palestre e addirittura i locali a luci rosse, ma non i teatri e i musei. Proprio così: è concesso avere rapporti fisici con un estraneo, ma non ammirare un’opera di van Gogh!

Questo tipo di illogica prescrizione per fortuna in Italia non c’è ed è possibile andare in teatro, al cinema o a una mostra, semplicemente rispettando delle indicazioni a tutela della salute. È evidente quindi che la sicurezza è massima nei luoghi della cultura, dimostrando di avere la copertura vaccinale, le mascherine FFP2, percorsi stabiliti di entrata ed uscita e ponendo costantemente attenzione alla sanificazione delle mani e degli ambienti.

Per questo è necessario continuare a realizzare eventi culturali e, per tutti gli utenti, frequentare i teatri e i cinema: questi ambienti sono sicuri e regalano qualcosa di importante, la crescita culturale e spirituale. Elementi necessari di questi tempi.

Francesco Vitale83 Posts

È nato a Campobasso nel 1981. Laureato in Giurisprudenza, è Consulente Finanziario dal 2006 e abilitato all’esercizio della professione forense dal 2008. Opera nel settore culturale sin da giovanissimo con la compagnia teatrale “Maschere Nude - Amici del teatro Pirandelliano” e dal 2012 si occupa di produzioni teatrali e cinematografiche con INCAS Produzioni, fondata con William Mussini e Roberto Faccenda. È autore del libro “Ciak in Molise” (ed. Gump, 2020), in cui affronta il tema delle potenzialità del settore cinematografico in Molise.

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