Guardialfiera “Vivere la Poesia”
 nella sua 29^ Giornata Mondiale

Organizzato dal Centro Studi “N. Perrazzelli” di Guardialfiera “Vivere la Poesia”
nella sua 29^ Giornata Mondiale

“La poesia è ancora possibile“? Se lo chiedeva Eugenio Montale.  “Sì!” Perché la poesia è universale anche nel nostro tempo virtuale; anche in un mondo alla deriva di significati.” Perché essa non è merce sdoganabile a peso” – scrive Umberto Eco – “ma è uno di quei poteri immateriali non valutabili a chilogrammi”.  La poesia è voce dell’individualità; è l’arte antica e nuova che esprime <la comunicazione> attraverso suoni, parole, melodie. E’ l’angolo della riflessione che si fa carico di vivere e di accompagnare il clamore del vivere.

Ha la capacità di imbalsamare un’epoca e di restituirne l’essenza attraverso la virtù del linguaggio. Sa celebrare gli affanni d’amore, i luoghi natali, i ricordi d’infanzia ed i moduli del lunario e del fluire del tempo, ripensato con animo moderno.  Riesce a modulare il variar ridente delle stagioni e scandire il ritmo delle feste segnate in rosso sul calendario: quei grandi temi, insomma, affidati all’eternità dei versi.  E le sfaccettature di tutte queste magnificenze, hanno costruito il tema della “29^ Giornata Mondiale della Poesia”, organizzata dal Centro Studi “Perrazzelli” su delibera della Presidenza Internazionale di Venezia.

Grandi autori e giovani promesse son riusciti così a testimoniare, con l’arte nuova del nostro tempo, la grande vitalità della poesia. Ed i loro componimenti adornano già angoli e lembi della Sala Gerardi Conedera a Guardialfiera, laddove dalle h. 9,15 di lunedì 2 ottobre, avrà luogo la cerimonia ufficiale, in parallelo alla manifestazione stabile di Parigi. All’incipit, riferito al fenomeno presente e persistente dell’evento mondiale a Guardialfiera, formulato da Maurizio Varriano, fanno seguito pensieri di consensi di attese da parte di Vincenzo Tozzi, Sindaco della città.

Primo girotondo di poesie scandite dagli autori; poi, un gran sorridere con Francesco Vitale e con l’ilarità pungente dei suoi monologhi. Sprint degli “sbarcati” dalla “Nave dei poeti”, venuti per la prima volta a Guardia, paese sul Lago. E siccome Maurizio Cucchi, poeta e saggista meneghino insiste sul “ futuro della poesia garantito dai giovanissimi”, ecco che una giovanile irruzione di studenti dal Liceo Classico di Termoli interagisce in una lexio brevis governata da Antonio Mucciaccio sul perché del Prof. De Burgis (ideatore indimenticato della <Giornata>) sul perché “la poesia non è un pensiero umano, ma è il vertice umano della parola”.

Seconda carrellata di versi, tutti abbigliati dal giudizio estetico del Prof. Mucciaccio. Festosa alternanza di musiche e canzoni chiamate “Poesie”, interpretate dagli inossidabili Pina di Nardo, Aldo Gioia e Arturo Troilo. Un listello personalizzato e ricamato di pietruzze prese dal Biferno, costituisce il souvenir di questa 29^ Giornata, tenuta nella città del fiume e della pietra. Ed è consolato dall’aforisma di Vasile Ghiga: “L’acqua del fiume passa. I sassolini levigati restano, con il loro poema, a poetare al mondo l’oceano della vita”.

Fonte: Vincenzo Di Sabato

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1 Comment

  • antonio Reply

    29 Aprile 2020 at 16:20

    L’AMERICA

    L’America terra di conquiste, sogni,
    emigranti in cerca di fortuna, non ne
    posso più dell’Italia.
    Voglio realizzarmi,devo raggiungere
    a tutti i costi il mio futuro,
    bisogna liberare il mondo, la società,
    le persone dalle ingiustizie in tutti i
    sensi e in tutti i campi.
    Non voglio rimanere in una vita
    piatta, monotona, non voglio essere
    un uccello in gabbia,voglio la libertà
    delle mie azioni.
    Ma la realtà è sempre diversa
    dai sogni.

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