Emozioni d’attrice
di Francesco Montano
Maria Teresa Spina è la protagonista femminile del film “La Pace non è uno Stato Naturale” di William Mussini, prodotto dalla INCAS; l’abbiamo incontrata a Roma per farci raccontare la sua esperienza sul set del film
Hai una lunga esperienza teatrale: come ti sei trovata nel rapporto con la camera da ripresa?
Chi, come me, nasce con il teatro, ha bisogno del rapporto con il pubblico, sul palcoscenico vive un personaggio ogni volta diverso perché ogni volta è diverso il legame che si crea. La telecamera è uno spettatore silenzioso che ti dà il tempo di maturare ogni singola emozione, di viverla intimamente.
Il tuo ruolo nel film è molto intenso e si può dividere in due momenti: la tenerezza per il tuo compagno di vita quando è a casa e il dolore per la sua partenza per il fronte. Come vive il tuo personaggio queste due anime?
Amalia è una giovane donna innamorata, dolce, ingenua. Il dolore arriverà a consumarla, nell’aspetto e nell’anima. Il cambiamento è graduale, la speranza scema e lascia spazio alla rassegnazione, alla rabbia. Perché la guerra le ha tolto tutto.
Il regista ha voluto lasciare molto spazio alle immagini con una Voice over (sempre interpretata da te): quanto è complesso interpretare un personaggio senza l’ausilio della parola?
È complesso, ma credo che lasci più spazio al l’interpretazione, alla riflessione. Oltre ad essere una delle caratteristiche dello stile raffinato di Mussini.
Lasciamoci con una considerazione generale sul film e sui temi trattati
La guerra… un tema che crediamo sempre troppo lontano, nel tempo e nello spazio. Eppure, potremmo essere tutti Amalia e Michele. La guerra, l’odio, sono parte del dna umano. È una verità cruda e disarmante. E la bellezza di alcune immagini è quasi dissonante rispetto a ciò che raccontano. In questo, William Mussini riesce sempre a sorprendere.
Francesco Montano197 Posts
Nato a Campobasso nel 1984, laurea in Antropologia Culturale alla Sapienza. Collaboratore dal 2015. Ricerche a Lima, Roma e Campobasso. Pubblicazione relativa alla ricerca a Roma per la prevenzione e lo studio dei fenomeni di aggressività e bullismo: “la visione dei mondi nell’infanzia: rappresentazioni sociali bambine correlate alla costruzione della salute”; dal titolo: Narrazioni dall’infanzia su salute, corpo e amicizia. Ricerche etnografiche in tre scuole romane. Progetto realizzato grazie al contributo economico dell’istituto Montecelio, agenzia regionale per la comunicazione e la formazione; pubblicato a Roma nel 2009. Presentazione relativa alla ricerca a Lima: “Ananias: lotta all’abbandono scolastico mediante un programma di diagnosi e rieducazione per bambini/e con problemi di apprendimento”, realizzato dal CIES, in collaborazione con l’associazione peruviana Amigos de Villa, dipartimento di storia, culture, religioni – università degli studi di Roma “La Sapienza” e cofinanziato dal ministero Affari Esteri – DGCS e dalla regione Lazio. Roma 2012.
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